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Maltrattamenti nellʼasilo di Vercelli, le pesanti accuse dei genitori in tv. Il padre di uno dei bambini: “La dirigente sapeva tutto”

 

Botte, insulti, strattonamenti. E violenze psicologiche che si sono ripetute per almeno 52 volte. Per questo tre insegnanti della scuola per l’infanzia Korczak di Vercelli sono finite agli arresti domiciliari la scorsa settimana perché accusate di maltrattamenti sui bambini. Una notizia che ha sconvolto l’intera Italia. A Mattino Cinque ha parlato Francesco, il papà di uno dei piccoli maltrattati nella scuola Korczak: “Io e mia moglie ci siamo accorti che qualcosa non andava con nostro figlio, ma non riuscivamo a capire cosa, poi siamo andati dai carabinieri a fare la denuncia ma sono passati un paio di mesi prima che l’accettassero, nel frattempo sono stati ritirati altri bambini dalla scuola e la dirigente dice che non ne sapeva nulla, ma in realtà sapeva tutto”.  (Continua dopo la foto)

vercellidentroInsomma, accuse molto pesanti arrivano dai genitori: “Mia moglie ha visto qualcosa: un bimbo problematico tirato per i capelli e quando la dirigente dice che l’aula era la più lontana dell’istituto, mente perché vi assicuro che c’è gente che sentiva le urla fuori dalla strada. Sinceramente trovo assurdo che la dirigente non ne sapesse nulla”, ha aggiunto l’uomo sostenendo che ora suo figlio dovrà seguire un periodo di riabilitazione psicologica per riprendersi dalle violenze avvenute in quell’aula. (Continua dopo la foto)

SCUOLA: NAPOLI, REFEZIONE 'AUTOGESTITA' IN ASILO NIDO MATERDEIvercellidentro2Secondo le indagini della Squadra Mobile di Vercelli, le tre maestre, tutte e tre con esperienza, avevano generato un vero e proprio stato di terrore all’interno delle classi. A supportare la tesi degli inquirenti anche le testimonianze di alcune maestre e quelle di genitori e figli che, nel frattempo, avevano lasciato la scuola dei maltrattamenti. Nei prossimi giorni le tre maestre arrestate verranno interrogate dal giudice per le indagini preliminari. A breve saranno anche convocati in Questura i genitori delle vittime principali per poterli ascoltare insieme con i loro bambini. Intanto le tre insegnanti restano ai domiciliari.