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Malaria, altri due casi in un giorno. È allarme per l’infezione in Italia: ricoverata una ragazza di 18 anni incinta, che ora è in rianimazione. Anche una bimba di 5 anni è in ospedale

 

Cresce l’allarme malaria in Italia. Da gennaio a oggi i casi di malaria nella sola Emilia Romagna sono saliti a nove. Gli ultimi sono quelli ieri di una ragazza di 18 anni, incinta, e ricoverata in rianimazione, perché in gravi condizioni, all’Ospedale Maggiore di Bologna. L’altro caso riguarda una bambina di 5 anni che si era presentata al pronto soccorso di Imola per sintomi affini alla malattia. Ora è ricoverata all’ospedale Sant’Orsola sempre di Bologna, ma le sue condizioni pare non destino preoccupazioni. Il primo caso riguarda una giovane donna italiana, incinta che è rientrata a casa dopo un periodo in Africa. Al momento c’è riserbo sulle condizioni di lei e del feto. La donna si è presentata ieri sera al pronto soccorso e non stava bene. Gli esami hanno confermato che si tratta di malaria, presumibilmente un caso importato. Secondo quanto appreso in seguito e riportato dal Messaggero, la ragazza è residente a Bologna, nata in Italia, ma non ha la cittadinanza italiana. (Continua dopo la foto)

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Le sue condizioni “sono stabili”, fa sapere l’Ausl in una nota, in cui informa che la giovane ha 18 anni e che “i medici si sono riservati la prognosi per le prossime 48 ore”. La paziente era rientrata il 6 settembre da un soggiorno in un Paese africano. La scorsa notte si è presentata al pronto soccorso, con sintomi che “potevano essere attribuiti ad infezione malarica”. Diagnosi poi confermata dagli esami a cui la giovane è stata sottoposta:  si è proceduto, quindi, al suo ricovero in ospedale “dove sono in corso le terapie del caso e il monitoraggio del feto”. (Continua dopo le foto)

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Il secondo episodio riguarda una bambina di 5 anni di origine straniera ma residente nel circondario imolese, giunta ieri sera alle 19.15 al pronto soccorso pediatrico dell’Ausl di Imola su invio del medico curante con sintomi che potevano essere attribuiti a infezione malarica. La piccola è stata trasferita al Sant’Orsola di Bologna in condizioni non critiche dopo che il laboratorio unico metropolitano ha confermato la presenza del Plasmodium Vivax, una specie assai meno aggressiva del Plasmodium Falciparum. E ora si viene a sapere daI dipartimento di Igiene pubblica che la piccola era rientrata da alcuni mesi da un viaggio nel Paese d’origine dove avrebbe probabilmente contratto la malattia. Il Plasmodium Vivax infatti può avere un’incubazione di diversi mesi.