Concepimento

Madre dopo i 35 anni? È il trend che da decenni si consolida in Italia, e non solo. Ora la scienza conferma: ecco come saranno i figli nati dalle donne più mature

 

Si diventa genitori sempre più tardi. E questo è un trend ormai assodato da decenni. Cosa ne pensa la scienza? I cambiamenti ormonali determinano nella fertilità femminile due fasi critiche nelle quali il numero di ovociti contenuti nelle ovaie diminuisce, una si verifica intorno ai 32 anni e una dopo i 37. Per l’uomo, invece, una prima riduzione della qualità dello sperma inizia già dopo i 35 anni, per diventare significativa dopo i 40 anni. I dati raccolti nel Rapporto sull’evento nascita in Italia realizzato dal ministero della Salute dicono che l’età media per il primo figlio è per le donne italiane, quasi in tutte le regioni, superiore a 31 anni. Le mamme italiane sono le più vecchie d’Europa. Insomma, che l’età media delle donne alla prima gravidanza sia aumentata rispetto alla metà del secolo scorso, non è una novità. (Continua dopo la foto)

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Ma che ci sia una correlazione positiva tra l’età avanzata della madre e le capacità cognitive del bambino è davvero in controtendenza. A dimostrarlo è una ricerca condotta dalla London School of Economics (LSE) e dall’istituto Max Planck per la ricerca demografica. Lo studio, pubblicato sulla rivista International Journal Epidemiology, afferma che i bambini con madri tra i 35 e i 39 anni sono più intelligenti dei coetanei nati da donne di 10 anni più giovani. Un risultato ottenuto dall’incrocio dei dati emersi da tre studi condotti nel Regno Unito in tre diversi periodi: nel 1958, nel 1970 e nel 2001. (Continua dopo le foto)

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I ricercatori hanno analizzato i risultati di test condotti su bambini di 10 e 11 anni per studiare le loro abilità cognitive, soprattutto verbali. La conclusione è chiara: l’evidente vantaggio dei nati da madri over 35 è frutto soprattutto delle diverse caratteristiche delle donne che oggi sono più istruite, con lavori professionali e più attente alla salute. Insomma, le mamme italiane in base a questa ricerca possono stare tranquille.