Papà

Leonardo Pieraccioni, che dici? Nessuno lo avrebbe mai immaginato. Lo sfogo durissimo del comico sulla figlia Martina corre inarrestabile sui social e scatena un dibattito rovente

 

“Signori, siamo passati da ‘mio padre mi fulminava con lo sguardo’ a ‘mio padre se dice di no lo fulmino’. I nostri amatissimi pargoli sin dalla tenera età stanno prendendo dito, mano, braccio e cosce. Sono i cosiddetti scatenatissimi ‘nativi digitali’ ma mi sa che son pure ‘nativi’ più stronzi di un tempo! Imparano velocissimi il nostro limite di sopportazione e sanno che ‘alla quinta volta di fila che glielo chiedo piagnucolando’ noi cediamo.

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Maleducati per la nostra mancanza di fiato. ‘Babbo – mi ha chiesto seria la mia – ma se io da oggi faccio tutto quello che mi dici, tu mi potresti pagare?’. La risposta doveva essere un tenero calcio nel culo alla Chinaglia e invece mi è pure scappato da ridere”. A scrivere queste parole in un lungo post non è un padre qualunque: Leonardo Pieraccioni, regista e attore tra i più amati in Italia, prende posizione sull’educazione dei figli e scatena un putiferio. Ribadisce che il mestiere più difficile è quello del padre. Martina, la figlia avuta da Laura Torrisi, ha 6 anni e inizia a dargli filo da torcere. Non è facile trovare il giusto metodo educativo, anche se l’artista toscano preferisce le vecchie maniere, e su Facebook invita tutti i genitori a seguirlo. (Continua dopo la foto)

leodentro2Quindi prosegue: “Due giorni dopo si è lamentata perché reo di averla portata nel ‘solito ristorante’ due volte nella stessa settimana. Altra pedata nel culo mancata. Il risultato potrebbe essere che il passaggio da ‘simpatica bambina birichina’ a ‘impertinente ragazzetta stronzetta’ sia già scritto. Colleghi genitori, uniamoci! Se le nostre amorose e moderne spiegazioni sul vivere corretto sono accolte da pernacchie e risatine, risdoganiamo il vecchio e caro ‘calcio nel culo’ dei nostri nonni; non ha mai fatto male a nessuno, anzi!”. (Continua dopo le foto)

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E prosegue per chiarire e ribadire la sua idea: “Ritorniamo, in qualsiasi modo, a quei bambini educati e felici di ricevere un balocco e non a questi che ne chiedono uno al giorno per poi scordarselo nel punto esatto di dove lo hanno scartato. E soprattutto leviamoli davanti quel cazzo di Ipad che è solo un moderno ‘tavor elettronico’ che mettiamo loro in mano per quando gli esauriti siamo noi. Uniamoci, facciamolo per loro.

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La mia non sta a tavola più delle sue cinque penne al pomodoro. Credetemi, gliel’ho detto in tutti i modi possibili che si rimane seduti finché tutti non hanno finito. La sua risposta è stata sempre alzarsi e andare a giocare. Non ci arriva a parole perché è nella natura ribelle di tutti i bambini fare così? Benissimo: useró il bonus di una terapeutica pedata nel culo, di quel tempo che fu. Un paio a semestre riorganizzeranno sicuramente quei ruoli persi in questo lascivo vivere moderno”. Il post ha raccolto oltre 25mila reazioni, quasi 8mila condivisioni e più di 2.500 commenti.

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