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La montata lattea: quando avviene e quali sono i sintomi. Tutto quello che c’è da sapere per l’allattamento al seno dei neonati

 

“Tra i primi istinti del neonato c’è quello di cercare il seno materno, sia per nutrirsi sia per mantenere unito il legame con la madre. Prima avviene questo contatto, prima si accelera la produzione di ossitocina e prolattina, i due principali ormoni responsabili della produzione di latte materno”, spiega Antonella Bastianelli, ostetrica al San Camillo Forlanini di Roma. La montata lattea è l’inizio della produzione di latte materno “maturo” da parte della ghiandola mammaria: un evento che avviene in genere 3-4 giorni dopo il parto (ma i tempi sono molto variabili da mamma a mamma), riconoscibile per il fatto che i seni tendono a diventare caldi, tesi e turgidi, spesso dolenti. In alcune donne il latte si presenta subito abbondante mentre per altre bisogna aspettare qualche giorno in più. In particolare, la montata lattea può essere un po’ più tardiva in caso di cesareo. (Continua dopo la foto)

dentroIl dolore al seno all’arrivo della montata lattea può dipendere dalla presenza di un ingorgo mammario, che si verifica appunto quando la mamma produce più latte di quanto il piccolo riesce a succhiare. In questo caso, la prima cosa da fare è allattare spesso il bambino, in modo da ‘sgorgare’ il seno. Possono essere utili anche i vecchi rimedi che consentono di fluidificare il latte. Come prendere un asciugamano, bagnarlo con acqua calda e fare degli impacchi alla base del seno. Con la trasmissione del calore infatti il latte diventa più fluido. (Continua dopo le foto)

dentro1 dentro2Un altro suggerimento utile è quello di usare una garza di cotone, che si deve inzuppare all’interno di un po’ di olio di mandorle o, in alternativa, si può sfruttare questo stesso olio per un massaggio sui capezzoli, cercando sempre di eseguire dei movimenti circolari. Per fare in modo che non si possano formare delle ragadi al seno nel corso dell’allattamento così come un ingorgo mammario, è meglio allattare sempre mantenendo una posizione ottimale: il bambino, infatti, deve attaccarsi a tutta l’aureola. Tra i rimedi naturali maggiormente sfruttati troviamo l’olio di geranio rosato e l’olio di lavanda, che possono essere usati per eseguire degli impacchi caldi o dei massaggi.