Salute e benessere

La medicazione del cordone ombelicale vi preoccupa? Niente paura, ecco come affrontarla con serenità

 

Il cordone ombelicale collega il feto alla placenta, e serve a nutrire il bambino quando si trova nella pancia della madre. Il cordone contiene tre vasi sanguigni: una vena e due arterie. La vena porta sangue ossigenato e ricco di nutrienti dalla placenta al feto, mentre le due arterie trasportano il sangue non ossigenato dal feto alla placenta. Insomma, rappresenta tutto ciò di cui il bimbo ha bisogno per vivere nell’utero della mamma. Viene reciso subito dopo la nascita e segna la fine della dipendenza con il corpo materno. Dopo il taglio rimane un residuo del cordone, detto moncone ombelicale, che cadrà spontaneamente a seguito di un processo di essiccamento detto mummificazione, fase in cui il tralcio ombelicale diventerà nero e avvizzito. Quando avviene la caduta? Solitamente tra il 7° e il 14° giorno dalla nascita ma può avvenire anche prima o dopo. Il moncone, una volta caduto, lascerà una ferita ombelicale che si ritrarrà verso l’interno per formare l’ombelico del bimbo; i tempi di cicatrizzazione variano dai due agli otto giorni. Durante questa fase è fondamentale operare un’accurata igiene del moncone sia per agevolare l’essiccamento sia perché il tralcio ombelicale è un potenziale veicolo di germi e batteri responsabili di infezioni. (Continua dopo la foto)

Innanzitutto la medicazione e il successivo bendaggio vanno effettuati 2-3 volte al giorno e ogni qualvolta la ferita venga a contatto con urine e feci. I genitori dovranno prestare molta attenzione anche alla propria igiene lavandosi accuratamente le mani. Servono garze sterili e un disinfettante alcolico specifico, meglio se spray per facilitare l’applicazione. Dopo aver lavato accuratamente le mani utilizzare un garza appena imbevuta di disinfettante per pulire delicatamente la base (la parte tra il moncone e la cute) tendendo sollevato il tralcio con l’aiuto di una garza asciutta per evitare di manipolare il cordone a mano nuda rischiando di trasmettere infezioni. (Continua dopo le foto)

cordonedentro2

cordonedentro

Con una nuova garza imbevuta di disinfettante avvolgere il moncone compiendo più giri per coprire bene tutta la parte. Finché il moncone non sarà caduto meglio posticipare il momento del primo bagnetto al bebè, preferendo il lavaggio con spugnature. Nelle farmacie e nei supermercati sono in vendita delle apposite retine elastiche tubolari molto semplici da utilizzare che fissano la fasciatura sull’addome del piccolo. Una volta caduto il moncone è necessario proseguire le medicazioni ancora per qualche giorno con garze e disinfettante coprendo bene la parte con una garza asciutta per evitare il contatto diretto con il pannolino.