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La campionessa di Tennistavolo accusa: “Esclusa dalle Olimpiadi perché mamma”. Ed è polemica

 

La terza Olimpiade per la stella del tennistavolo italiano Nikoleta Stefanova, la prima da madre, resterà solo un sogno. La Federazione infatti, non l’ha inserita nel terzetto delle atlete convocate per il torneo di qualificazione olimpica in calendario ad Halmstadt in Svezia dal 12 al 16 aprile, indispensabile per volare a Rio.

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Eppure, rientrata dalla seconda maternità, ha subito fatto la differenza: sei vittorie su sei al ritorno in A1 con la Bagnolese e la fresca conquista del titolo Assoluto di singolo e di doppio femminile.

“È una grande delusione – commenta Nikoleta Stefanova -, la cosa che più mi fa male è il sentirmi lasciata sola. Ho ripreso l’attività dopo la nascita di Camilla, sto lavorando da mesi e mi sono rimessa in gioco. Ho vinto tutte le gare di A1 a cui ho preso parte dal ritorno in campo e conquistato il titolo Assoluto. Ho partecipato al torneo Internazionale in Svizzera per garantirmi il rientro nelle classifiche mondiali, ma non è bastato”. Campionessa d’Italia in carica, l’unica atleta azzurra a conquistare 11 titoli nazionali di singolo, a meno di un anno dalla nascita della secondogenita Camilla è tornata ad essere anche la prima italiana nel ranking mondiale: è la 150ª al mondo nel ranking ITTF e la 66 della classifica olimpica.

“Vorrei capire le priorità e i criteri attraverso i quali la Federazione ha stilato le convocazioni. Non vorrei che questa posizione fosse condizionata dalla mia maternità”. I rapporti con la Federazione sono al minimo storico. Per avere una spiegazione dell’esclusione, la Stefanova non ha esitato ad adire le vie legali.

“Per me la Stefanova rimane un’atleta che ha rinunciato alla nazionale” si difende il c.t. Patrizio Deniso, spiegando che la rottura dei rapporti risale già all’ottobre 2014: “Stilammo un programma di allenamenti che potesse andare incontro alle sue esigenze, ma un comunicato dell’Aeronautica (l’atleta è dipendente dell’Arma, ndr) ci informò della rinuncia alla partecipazione allo stage federale. Quando uno è fuori, è fuori. Se si rinuncia alla nazionale – rimarca Deniso -, non esisti più per la nazionale”.

Se per Deniso è un capitolo chiuso, anche la Fitet lo appoggia. “È una scelta del direttore tecnico che la Federazione ha naturalmente accettato – dichiara il presidente federale Franco Sciannimanico -, Stefanova è forte ed è sulla buona strada per tornare ad alti livelli, ma la vittoria agli Assoluti arriva troppo a ridosso delle qualificazioni olimpiche e, non potendo vederla in allenamento, il d.t. ha preferito convocare le tre atlete che hanno seguito il percorso recente”.

“Se le perplessità del direttore tecnico potevano essere sulla mia continuità di allenamenti – replica la Stefanova -, direi che i risultati parlano chiaro. Sono rientrata, ho vinto. L’unica cosa che non ho fatto è inginocchiarmi a chiedere di essere convocata”.