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Iva al 5% su pannolini e biberon. Le ricerche dimostrano che per ogni bambino, nel primo anno di vita, i genitori pagano circa 1.100 euro di imposte. Ora tutto potrebbe cambiare

 

Se diventerà realtà è ancora da vedere ma almeno il pensiero qualcuno in Parlamento ce l’ha avuto. Di cosa parliamo? Della proposta di legge n. 4637 presentata alla Camera da Titti Di Salvo (Pd) e altri che chiede una modifica alla tabella A allegata al decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633, per la riduzione dell’aliquota dell’imposta sul valore aggiunto relativa a prodotti igienici, alimentari e accessori per l’infanzia. Il testo è stato assegnato il 28 settembre alla 6a Commissione permanente (Finanze) in sede referente. Nello specifico, come spiega Adnkronos, la proposta riguarda la riduzione dell’Iva al 5% su biberon, pannolini e tutti i beni di prima necessità per l’infanzia. “Ridurre l’aliquota, portandola dal 22% al 5%, e quindi abbassare il costo dei prodotti per l’infanzia, è un aiuto per le famiglie e un ostacolo in meno per chi sta pensando di avere un figlio o di farne un altro” spiega Titti Di Salvo. (Continua dopo la foto)

bibmidentro2“Secondo alcuni studi – sottolinea la presentazione della proposta di legge – i genitori versano all’erario mediamente per ogni bambino, nel primo anno di vita, circa 1.100 euro di imposte in particolare per l’imposta sul valore aggiunto (Iva) sui prodotti di prima necessità. Da un’altra indagine condotta dalla Banca d’Italia emerge che negli ultimi dieci anni si è avuto un boom dell’indebitamento delle famiglie italiane e si è stimato che, in una famiglia monoreddito con un figlio in età compresa tra 0 e 3 anni, il costo di omogeneizzati, pannolini, prodotti per l’igiene e quant’altro necessita alla vita dei bambini, incide in misura rilevante (20 per cento circa) sul bilancio familiare”. (Continua dopo le foto)

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A legislazione vigente sui prodotti di prima necessità per l’infanzia quali i pannolini, i biberon, gli omogeneizzati, il latte in polvere eccetera si applica l’aliquota dell’Iva ordinaria del 22 per cento. La proposta di legge, all’articolo 1, introduce alla tabella A, parte II-bis, allegata al decreto del Presidente della Repubblica n. 633 del 1972, il numero 1-quater) “attribuendo così ai prodotti di prima necessità per l’infanzia l’aliquota ridotta del 5 per cento. Si tratta, in particolare, di un elenco chiuso di prodotti in modo da circoscrivere il minor gettito dovuto alla riduzione dell’aliquota d’imposta da quella ordinaria del 22 per cento a quella del 5 per cento”. A essere interessati i seguenti prodotti: pannolini, biberon, tettarelle, omogeneizzati, latte in polvere e liquido per neonati, latte speciale o vegetale per allergici o intolleranti, omogeneizzati e prodotti alimentari, strumenti per l’allattamento, prodotti per l’igiene e creme contro gli arrossamenti e le irritazioni della pelle destinati all’infanzia”.