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Ittero neonatale, cause e caratteristiche della pelle gialla

Ittero neonatale

L’ittero neonatale è una condizione piuttosto comune nei bimbi appena nati, e contraddistinta principalmente dal primario sintomo della colorazione gialla della pelle del neonato. Ma da cosa dipende? E quanti bambini riguarda? E come si “cura”?

Iniziamo con il ricordare che l’ittero neonatale è derivato da un eccesso di bilirubina, che è una sostanza che deriva dal metabolismo dell’emoglobina contenuta nei globuli rossi. Se pertanto la bilirubina è normalmente presente all’interno del nostro organismo, è anche vero che una sua concentrazione superiore ai 3mg per decilitro provoca l’ittero, permettendo al medico di valutare che probabilmente il fegato fa fatica a smaltire correttamente la sostanza.

L’ittero neonatale – e più in generale l’ittero – è principalmente interessante il volto e la parte bianca dell’occhio, per poi riguardare anche il tronco, gli arti superiori e quelli inferiori, in tale ordine (dunque, è possibile osservare la progressività dell’estensione dell’ittero, partendo proprio dal volto e, successivamente, con una “discesa” che si concluderà nelle parti inferiori).

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Ricordato quanto precede, possiamo anche evidenziare come non sempre l’ittero sia significativo di una patologia specifica e, anzi, come in moltissimi casi (soprattutto nei bimbi) sia fisiologico. L’ittero neonatale fisiologico pare riguardi infatti almeno il 60% dei bimbi che sono nati a termine, e oltre l’80% dei bambini che invece sono nati prima delle 37 settimane.

Affinchè possa considerarsi fisiologico, e dunque non “segnale” di alcuna patologia, è tuttavia necessario verificare alcuni elementi che sono in grado di connotare l’ittero neonatale fisiologico, e che sono generalmente relativi alla manifestazione della colorazione gialla solamente dopo le 24 ore (dunque, non immediatamente dopo il parto), e non perdurante oltre i 10 – 15 giorni (10 giorni se il bimbo è nato regolarmente a termine, 15 giorni se è invece nato prematuro).

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In aggiunta a quanto sopra, i medici cercheranno di comprendere se l’ittero sia o meno fisiologico attraverso l’esame del sangue, comprendendo pertanto se l’ittero è determinato dalla bilirubina indiretta (spia dell’ittero fisiologico) o da quella diretta, se aumenta ogni giorno, se supera livelli di guardia, e così via.

Cause dell’ittero fisiologico

Una volta introdotto quanto precede, val la pena anche fare il punto sulle cause dell’ittero fisiologico, che sono riconducibili principalmente a due determinanti. Da una parte possiamo infatti avere l’incrementato carico di bilirubina al fegato, come abbiamo sopra accennato. Dall’altra parte possiamo invece riferirci a un ritardo nell’eliminazione della bilirubina, provocato generalmente da una sorta di “immaturità” delle vie metaboliche (ed è questa la determinante che ci permette di comprendere il perchè l’ittero neonatale si sviluppi principalmente nei bimbi che sono nati prima del termine, rispetto a quelli che sono nati regolarmente al termine ordinario della gravidanza).

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Le ricerche sottolineano altresì come l’ittero neonatale sia ben più frequente quando vi siano dei fattori in grado di predisporre il neonato a tale “rischio”. Si pensi all’esser nati con parto indotto dall’ossitocina, neonati nati da madri che hanno avuto il diabete gestazionale, e così via.

Esiste inoltre un’ulteriore ipotesi di ittero neonatale fisiologico, che è correlata all’allattamento al seno. In questo caso si parla comunemente di ittero da latte materno, e si verifica tra i 4-5 giorni, fino alle 12 settimane di età: la motivazione è da ricercarsi nel fatto che il latte materno può contenere una sostanza che fa incrementare il riassorbimento della bilirubina dall’intestino.

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Come curare l’ittero fisiologico?

A questo punto, val la pena elargire qualche buona notizia. Per curare l’ittero fisiologico non occorre fatti fare nulla, visto e considerato che sarà sufficiente attendere che le vie metaboliche possano smaltire da sè l’eccesso dibilirubina circolante, e la colorazione della pelle possa tornare quella normale. Se invece è determinato dall’allattamento materno, non occorre affatto interrompere l’allattamento, e bisognerà rivolgersi al proprio medico per una terapia di controllo della bilirubina solamente quando l’intensità sarà determinata come elevata.

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E se l’ittero è patologico?

Naturalmente, il discorso cambia se l’ittero è patologico, visto e considerato che superata una certa soglia di bilirubina (di norma, circa 20 – 25 mg per decilitro di sangue), potrebbero nascere dei pregiudizi a livello del sistema nervoso centrale.

Per cercare di risolvere il problema di norma si cercare di applicare una terapia innocua per il bambino come la fototerapia, ovvero l’emissione di un particolare fascio luminoso di colore blu, che può aiutare lo smaltimento della bilirubina, protagonista – come abbiamo più volte ricordato nelle righe che precedono – dell’ittero.

Considerato che l’applicazione della fototerapia deve interessare almeno qualche ora al giorno, potrebbe essere consigliata una breve permanenza all’interno di un ospedale.