Notizie

Insultati e picchiati dai finti educatori di un nido abusivo a Roma, fratello e sorella incastrati dalle telecamere. Ecco cosa hanno chiesto gli aguzzini

 

Dopo mesi di osservazioni e intercettazioni ambientali, gli agenti hanno deciso di intervenire. Quei due, un fratello e una sorella, avevano trasformato il loro appartamento in un asilo nido completamente abusivo. Non solo. I bimbi, stando a quanto risulta dalle indagini, venivano maltrattati verbalmente e fisicamente dagli educatori improvvisati. Un uomo e una donna sono stati arrestati a giugno dalla polizia al Prenestino, Roma. Sedici bambini in tutto, piccolissimi, dagli otto mesi ai tre anni di età, sono stati trovati in casa dagli agenti. Le indagini sono cominciate grazie alla segnalazione di un papà e nell’asilo abusivo sono state installate telecamere nascoste per monitorare il comportamento degli insegnanti. Secondo le accuse, lanciavano i bambini su un materassino adibito a cuccia del cane. E poi li insultavano chiamandoli deficienti, mongoloidi, handicappati. Comportamenti adottati per mesi da due gestori di un asilo abusivo sulla Prenestina – ora chiuso -, per cui la Procura ha chiesto il giudizio immediato. (Continua dopo la foto)

bimbicopCome ricorda il Corriere della Sera, i due imputati erano stati arrestati su richiesta del pm Claudia Alberti lo scorso 13 giugno. Ora entrambi, accusati di percosse e maltrattamenti, hanno chiesto di essere giudicati con il rito abbreviato dopo la scelta del pm di respingere la proposta di patteggiamento. (Continua dopo le foto)

bimbidentro bimbi1
Secondo l’accusa, i gestori avrebbero tramutato le ore del gioco e dello svago in un incubo. All’ingresso nella aula a un bambino con problemi fisici veniva rivolta spesso la seguente domanda: «Come ti chiami?». Interrogativo cui il piccolo doveva rispondere «Mongoloide». Parola cui seguivano di routine le risate dei finti educatori, fratello e sorella, lui di 30 e lei di 40 anni. Oltre agli insulti, la coppia schiaffeggiava i piccoli, tenendoli in una condizione igienica precaria. Le vessazioni sono emerse grazie ai filmati delle micro telecamere piazzate dagli agenti della Polaria di Fiumicino.