Concepimento

Infertilità, tutte le tecniche di fecondazione assistita: quello che c’è da sapere in caso la coppia non riuscisse ad avere figli

 

Innanzitutto, occorre partire dalla diagnosi certa: una coppia, che dopo due anni di tentativi mirati per concepire, non riesce a conseguire una gravidanza, viene di norma definita infertile. Una volta che è stata accertata la presenza di un problema che non è possibile risolvere in altro modo, la coppia può tentare la via della Procreazione medicalmente assistita (Pma). Di cosa si tratta? Di tecniche mediche e di laboratorio che aiutano il processo di fecondazione, cioè il cammino che il gamete femminile (l’ovocita) e il gamete maschile (lo spermatozoo) devono compiere dopo essersi incontrati e fusi all’interno del corpo della donna, prima che inizi la gravidanza. (Continua dopo la foto)

copMa quante tecniche di procreazione medicalmente assistita esistono? Le tecniche di Pma si suddividono in tecniche di I e di II livello. Quelle di primo livello sono caratterizzate da una relativa semplicità di esecuzione: non prevedono nessuna o solo una minima manipolazione dei gameti, e la fecondazione avviene all’interno del corpo della donna, come nella procreazione naturale. Ben diverse e più complesse le procedure per le tecniche di secondo livello. (Continua dopo le foto)

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Queste comportano una manipolazione dei gameti femminili e maschili, e perché prevedono quasi sempre la fecondazione in vitro, cioè in provetta, e il successivo trasferimento dell’embrione nell’utero. La principale delle tecniche di II livello si chiama appunto Fivet, una sigla che significa Fecondazione in vitro ed Embrio-Transfer. Dalla Fivet che ha portato a una gravidanza per la prima volta nel 1978, derivano tutte le tecniche avanzate di Pma. In questi casi si inizia con l’induzione farmacologica dell’ovulazione, il prelievo degli ovociti, l’inseminazione e fecondazione, infine il trasferimento dell’embrione.