Imu
Casa Notizie

Imu, in arrivo la seconda stangata

Imu

Tra le misure varate c’era anche l’introduzione dell’Imu. Superate le proteste e la prima rata, adesso è in arrivo la seconda stangata Imu.

Con la legge n.214/2011, lo scorso dicembre, la legge Salva l’Italia, sono entrate in vigore alcune misure economiche miranti a ridurre il debito pubblico, il pareggio del bilancio nazionale, ridurre l’evasione fiscale, e promuovere la crescita economica attraverso misure volte a rilanciare l’economia, ma anche ad aumentare i ricavi.

Le misure introdotte, tra tante polemiche, hanno riportato in Italia una tassa sulla proprietà immobiliare dei cittadini, l’Imu. E passate le proteste e il fervore per la prima rata che scadeva a giugno, è il momento di preparasi all’arrivo della seconda stangata. Ma rivediamo nel dettaglio di ch si tratta.

Imposta patrimoniale sulla proprietà immobiliare in Italia

Le norme in materia di imposta sul patrimonio dovuta dai proprietari di immobili situati in Italia sono state significativamente modificate. La nuova imposta si chiama “IMU” ed è andata a sostituire la vecchia tassa “ICI” (l’acronimo per la “tassa comunale sugli immobili”) a partire dal gennaio 2012. Il tasso base per l’IMU è stato fissato al 0,76 per cento annuo sul valore degli immobili. Il valore imponibile per l’IMU è stato calcolato sulla base dei valori catastali – vale a dire, valori standard – attribuiti ad ogni proprietà nel registro ufficiale.

Per i beni immobili di proprietà come la prima abitazione, i comuni hanno potuto ridurre il tasso di imposta sul patrimonio allo 0,4 per cento, e consentire una deduzione fino a 200 euro. Inoltre, per agevolare il pagamento dell’importo, è stata data l’opportunità ai cittadini di suddividerlo in due rate.

La prima rata, come detto, è stata versata a giugno, per la seconda ci si prepara. E a quanto riportano i calcoli della Confedilizia, resi noti dal Corriere della Sera, i possessori giungeranno a corrispondere persino l’80% in più di quanto non avessero già versato.

La batosta più grande riguarderà le città di Roma, Napoli e Perugia (con un’aliquota del 10,6 per mille), con un incremento pari al 79%.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *