Salute e benessere

Il tuo bambino russa? Non sono le adenoidi, ecco qual è il suo vero problema

 

Il bambino russa di notte? Va in apnea cioè sospende la respirazione per poi riprenderla rumorosamente? Sono il 21% i bambini in età scolare che russano di notte, mentre fino al 6% quelli che hanno disturbi del sonno. Ma mentre fino agli anni ’80 il problema si addebitava alla presenza di un ingrossamento delle adenoidi o ad una ipertrofia delle tonsille, con conseguente asprotazione di entrambi, ora le nuove linee guida del Ministero della Salute dicono altro.

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tosseIl problema dev’essere affrontato da un odontoiatra che, in virtù dei controlli cui periodicamente sottoponiamo i bimbi in età scolare deve far caso ad alcuni elementi della conformazione del cranio del bambino che, nella maggior parte dei casi, causano russamenti: al volto allungato, mento piccolo e retruso, affollamento dentale, palato alto e  stretto. In presenza di queste conformazioni, sarà utile applicare al bambino l’apparecchio, un espansore del palato che, in casi di bambini non obesi, deve rappresentare la prima scelta del dottore. Il fastidioso rumore notturno, con apnee deriva infatti dalla vibrazione dei tessuti molli del cavo orale che vibrano male al passaggio dell’aria.

Ma, al di là del fastidioso rumore notturno, il russamento provoca effetti sul bambino anche durante il giorno:
anomalie comportamentali (iperattività, aggressività);
scarsa performance scolastica, scarsa concentrazione;
cefalea mattutina;
enuresi (pipì a letto);
otiti ricorrenti

pediatrica

Tuttavia l’odontoiatra deve fare di più: in presenza di cattiva respirazione dal naso, allergie, asma o obesità, occorre una valutazione multidisciplinare, quindi il bambino va mandato dal pediatra che valuterà il bambino.

Per saperne di più www.salute.gov.it