rigurgito nei neonati
Bambino

Il rigurgito nei neonati: sintomi, cause e rimedi

rigurgito nei neonati

Il rigurgito nei neonati si presenta, in genere, tra 1 e 4 mesi di età, e di solito si risolve intorno ai 6 a 12 mesi. Sebbene il rigurgito si verifichi sia nei bambino allattati al seno, sia in quelli nutriti col biberon, c’è da dire che i bambini allattati al seno dimostrato di avere meno episodi di reflusso e meno gravi rispetto ai loro coetanei alimentati artificialmente. Il latte materno è più digeribile e viene svuotato dallo stomaco due volte più velocemente. Questo è importante, dal momento che qualsiasi ritardo nello svuotamento dello stomaco può aggravare il reflusso.

Ma passiamo a qualche suggerimento utile da adottare per ridurre al minimo il fenomeno del rigurgito in entrambi i casi:

  1. Maneggiare il bambino delicatamente e sollevarlo spesso.
  2. Cercate di mantenere il bambino in posizione eretta durante e dopo le poppate. Porgetegli pasti più frequenti che sono più facili da digerire.
  3. Se il rigurgita sempre, dopo ogni poppata, provate ad offrirgli un ciuccio. Questo eviterà anche che egli si riempia troppo lo stomaco durante una sola poppata.
  4. Dopo le poppate, provate a tenere bambino in posizione verticale per una mezz’ora o posizionatelo a pancia in giù nella culla. In alternativa, provate a posizionare dei cuscini nella culla che lo sorreggano ad un angolo di 45 gradi di pendenza, non di più, altrimenti aumenterebbe la pressione sulla stomaco che peggiorerebbe le cose.
  5. Cercate di individuare gli alimenti o le vitamine nella dieta della madre o del bambino che potrebbero causare una reazione avversa. Evitate cibi che aggravano il reflusso. I cibi più pesanti da digerire sono il latte, i pomodori, gli agrumi, i cibi molto grassi, le bevande gassate e i cibi trasformati.
  6. In passato veniva consigliato spesso alle madri di aggiungere dei cereali alla loro alimentazione, per addensare le poppate del loro bambino. La teoria era che il cibo divenisse più spesso rendendo pertanto più difficile la sua risalita dallo stomaco. Questo metodo non è stato dimostrato essere efficace e può interferire con l’allattamento.
  7. Vi sono anche dei farmaci contro le coliche che appaiono molto promettenti nel controllo del riflusso gastrico e del rigurgito.

Se queste misure non funzionano, il passo successivo è quello di parlare al vostro pediatra per effettuare una  valutazione diagnostica più accurata e programmare le opzioni di trattamento. Ad esempio, il medico potrà consigliarvi dei medicinali per ridurre l’acidità di stomaco, sopprimendo i sintomi quali l’infiammazione esofagea e il dolore associato al reflusso.

Tali farmaci includono gli H 2 bloccanti – ranitidina e gli inibitori della pompa protonica – lansoprazolo.

Tuttavia, poiché gli acido-bloccanti interferiscono con il processo digestivo naturale del corpo, i nutrienti importanti come il  ferro, il calcio e l’acido folico non vengono assorbiti bene. Data la fase formativa dello sviluppo del bambino, questo potrebbe essere uno dei tanti effetti collaterali indesiderati. Inoltre, poiché l’acido presente nello stomaco fa parte anche del sistema immunitario del bambino, usato al fine di uccidere i batteri indesiderati nell’intestino, questi farmaci lo rendono più suscettibile alle infezioni dello stomaco.

La chirurgia è l’ultima risorsa, ed è riservata ai casi gravi con complicanze pericolose, e solo dopo che tutti gli altri trattamenti non sono risultati validi.

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