Salute e benessere

Il bambino non cresce più come prima, si è fermato: non è dall’endocrinologo che bisogna andare, colpa di una malattia silente

 

Solitamente un genitore percepisce che il bambino si sia fermato nella sua crescita, intorno ai 6 anni: ‘ l’arresto della crescita il segnale che più spesso allarma e allerta i genitori che si presentano all’osservazione del pediatra. Uno su 100 è il numero di pazienti identificati con specifici test ma, rispetto alla popolazione generale che ha sintomi lievi, atipici o forme quasi silenti, la metà dei pazienti non riceve una diagnosi. Il primo pensiero è quello di andare dall’endocrinologo, invece è tutta colpa di una malattia silente in aumento in età pediatrica a cui non è facile pensare, ma che si individua con un semplice esame del sangue (Continua dopo la foto)

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Tutta colpa della celiachia. Vomito, diarrea, perdita di peso e nei bambini dai 6 anni in su, arresto della crescita, nei bambini più grandi si hanno sintomi come anemia che non risponde alla terapia con ferro, stanchezza, aumento dei livelli delle transaminasi e anche qui perdita di peso e rallentamento della crescita staturale senza però i più caratteristici sintomi gastro-intestinali. Infine, le forme ‘silenti’ in cui non ci sono sintomi ma sono comunque presenti gli anticorpi tipici della malattia che si accompagnano alle lesioni intestinali causati dal contatto tra la proteina del glutine e la mucosa che riveste l’intestino (continua dopo le foto)

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Come si cura? Il trattamento della patologia si basa su un regime dietetico che escluda in maniera assoluta e a vita il glutine, quindi grano certo, ma anche frumento, segale, orzo, farro e kamut mentre sono permessi riso e mais e i prodotti certificati per assenza di glutine ormai ampiamente disponibili in commercio e a carico del SSN. La novità è che la celiachia si manifesta sempre più in maniera camaleontica con sintomi atipici come l’anemia e la perdita di massa ossea, spia di un malassorbimento di nutrienti.