Guide e Consigli

Il 58% dei bimbi beve poca acqua, ecco il decalogo sul bere e il test da fare per capire quando la loro salute è a rischio

 

Il nostro cruccio principale è quanto hanno mangiato e che cosa mangiano. Mai quanto hanno bevuto. Eppure l’idratazione è importante quanto la nutrizione. Soprattutto nei bambini, che – come gli anziani – non sentono mai il bisogno di bere e chiedono l’acqua quando hanno davvero sete, e sono già un po’ disidratati. L’acqua è in realtà un nutriente vero e proprio tanto che la Sipps, la società italiana di pediatria preventiva e sociale, ha stilato un decalogo su idratazione e bambini.

(Continua dopo la foto)

bere

Secondo la ricerca, però, il 58 per cento dei bambini beve meno di un litro di acqua al giorno. “Il meccanismo della sete ha una risposta ritardata – spiega Andrea Vania, professore di Pediatria alla Sapienza – e interviene quando la perdita di acqua è già abbondante e anzi si è già a livelli di disidratazione. Questo bambino avrà cefalea e se fa sport sintomi più importanti. Per questo bisognerebbe insegnare ai bambini che bere acqua è importante, dare l’esempio, magari comprare dei bicchieri carini, con cannucce divertenti, o fare dei ghiaccioli con l’acqua. Infine insegnare il test della pipì. Se è scura bisogna bere, se invece è chiara allora è tutto a posto”.

bere-2

beautiful blonde child drink water outdoor

La regola è bere almeno otto bicchieri da 150 millilitri di acqua al giorno. No ai succhi di frutta, come sostituto dell’acqua, se il bambino è un ragazzo val la pena limitare ma non bandire del tutto le bevande gassate. Sono assolutamente banditi gli “energydrink” per l’elevato contenuto di caffeina al loro interno.