chattare
Bambino

I bambini del futuro: statici, obesi e nervosi

chattare

Da una recente indagine volta a studiare i comportamenti dei giovani adolescenti, risulta che in media una ragazzino di tredici anni passa ben 11 ore seduto, senza fare movimento. In parte questo tempo lo trascorre tra i banchi scolastici, in parte seduto sul divano a guardare la televisione (se va bene almeno un paio di ore al giorno). Ma non finisce qui.

Il computer cattura l’interesse dei nostri figli in media per tre ore al giorno. I ragazzi chattano, giocano, studiano seduti davanti al video.

Anche i genitori sono in parte responsabili di questa sedentarietà. Noi per primi usiamo l’auto per fare tragitti brevi. Spesso portiamo a scuola i figli con l’automobile e magari la scuola dista solo un isolato ma ormai siamo talmente abituati a non camminare che guidare è un gesto che ci viene naturale.

L’uso dell’ascensore è diventato scontato e magari viviamo solo al secondo o terzo piano. Le scale mobili ci facilitano il tragitto al lavoro.
Non basta iscrivere i nostri figli a calcio o ad un corso di atletica per sentirci tranquilli pensando che il suo fisico “fa sport” e quindi si svilupperà bene. Dovremmo stare attenti a trasmettergli un rapporto con il proprio corpo diverso, più dinamico. Meglio giocare in cortile con i propri amici che chattare tutto il pomeriggio, trascorrere i fine settimana a fare qualche passeggiata in montagna piuttosto che rinchiudersi nei centri commerciali o al cinema. Una cultura del movimento contrasterebbe il rischio di vedere i nostri figli andare in sovrappeso perché con tutto quello che mangiano (merendine, patatine, dolci) non hanno il modo di smaltire le calorie accumulate.

Ecco allora il rischio di diventare obesi. Inoltre camminare, muoversi sprigiona endorfine, ossigena il cervello. Tutto questo facilita un buon sonno, scarica le tensioni. Se si sta troppo seduti si rischia di essere anche tesi, insofferenti, nervosi.

Ovviamente il cambiamento deve iniziare da noi perché solo con l’esempio i figli possono imparare a loro volta l’importanza di una vita meno sedentaria.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *