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“Ha sparato ed è fuggito”. Omicidio di Teresa e Trifone, svolta nel caso della coppia uccisa nel parcheggio. Il particolare che incastra l’assassino

 

Colpo di scena nelle indagini dell’omicidio di Teresa Costanza e Trifone Ragone. la coppia di Pordenone uccisa nel marzo del 2015 nel parcheggio del palazzetto dello Sport. La novità è emersa durante il processo a carico di Giuseppe Ruotolo, commilitone di Trifone del quale si stanno ricostruendo i movimenti subito dopo il delitto. Sulla base delle riprese delle telecamere e di altri elementi è stato dichiarato che Ruotolo si sarebbe trovato sulla scena del crimine al momento degli spari tra le 19.47 e le 19.48. Inoltre è stato mostrato il percorso dell’Audi A3 e la rilevazione delle telecamere, il lancio della pistola nel laghetto e i riscontri sulle testimonianze. I difensori del militare smentiscono però le accuse: il giovane si sarebbe già allontanato dal palazzetto nel momento in cui sono esplosi gli spari. Hanno anche obiettato che non sempre le simulazioni dei periti della procura hanno avuto lo stesso esito. (Continua dopo la foto)

trifonedentro“Non c’è nulla di scientificamente rilevante”, ha obiettato l’avvocato della difesa Roberto Rigoni Stern, anticipando qualche contenuto della propria consulenza di parte: “Ci sono delle ricostruzioni sulla base di quattro simulazioni che danno quattro esiti differenti. Non possiamo stabilire un dato certo con queste simulazioni, soprattutto per quanto riguarda la velocità del veicolo di Ruotolo. Più alta è la velocità del runner più Ruotolo è fuori dalla scena del crimine”.

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E ancora: “Noi faremo una simulazione sulla base dei dati concreti, quelli che riguardano l’ultima parte del fotogramma in cui si vede il runner con la velocità reale. Finché non abbiamo un’ora certa del delitto è difficile stabilire la validità dello studio che è stato condotto. E ancora oggi – ha concluso – non ci hanno detto qual è l’orario del delitto”.