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“Gli ho solo pagato gli studi all’estero, un appartamentino e…”. Gerry Scotti ha un figlio, Edoardo, di 24 anni. Anche lui lavora per la tv ma guai a chiamarlo “raccomandato”

 

“A 19 anni Edoardo ha voluto andare a studiare cinema in America. Là è restato per tre anni, ha fatto anche esperienza lavorative. Tornato qui, si è subito reso autonomo: lavora di qui e di là, per Sky, Rai, Mediaset. Sta completando la sua formazione per il futuro. Io, nipote di contadini e figlio di operai, con un forte senso del dovere e del lavoro, lo ritrovo in lui. Mi sento un padre fortunato”. Gerry Scotti non ci sta: a chi lo accusa di aver viziato il figlio offrendogli tutta una serie di benefit che la maggioranza dei suoi coetanei si sogna, risponde piccato. Oggi Edoardo Scotti ha 24 anni e il conduttore smentisce che sia venuto su come un bamboccione. Sulle pagine de La Stampa, infatti, si difende e difende il figlio.

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gerry1 Alla giornalista che insinua che “essere figlio di Gerry Scotti però magari un po’ aiuta” il conduttore replica secco: “Non l’ho mai spinto. Anche quando mi accusarono di nepotismo perché aveva fatto dei collegamenti dagli Stati Uniti per un mio programma, in realtà ci guadagnò Mediaset che risparmiò. Lui fece esperienza, si pagò qualche spesa, non rubò nulla a nessuno. Ci sono ben altri nepotismi nel nostro Paese. Ammetto che ho potuto trasmettergli certi agi: pagargli gli studi all’estero, un piccolo appartamento dove stare. Ma le bollette se le paga da solo. E avere un genitore che ti aiuta non basta: quanti ragazzi anche più ricchi vediamo senz’arte né parte, o senza pace nella vita?”.

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Intanto, Gerry ha un unico obiettivo: “Sono in attesa che mi accade quella cosa che ad alcuni miei amici coetanei ha cambiato la vita: diventare nonno”. Aspettando questo traguardo, resta attaccato alla sua carriera: aveva previsto di lasciare la tv a 60 anni e ora rimanda il pronostico ai 70.