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Gita scolastica finisce male: studente fermato dalla polizia per un controllo. Manette ai polsi, sbattuto in cella. Di cosa è accusato

 

In gita scolastica, si sa, spesso qualche guaio lo si combina. C’è chi lo vede come un momento di libertà estrema e magari si concede una birra di troppo in camera coi compagni, lontano dagli occhi dei professori che lo accompagnano. Si fanno insomma cose per cui ci si sente più “fighi”, magari agli occhi di qualche compagna che desta un particolare interesse. C’è chi, poi, si spinge oltre e pensa, soprattutto se si trova all’estero, di poter girare con uno spinello senza correre rischi. Sottovalutando, invece, che negli altri Paesi la legislazione vigente può essere anche più restrittiva di quella italiana. Ed è così che capitano i guai peggiori. Ne sa qualcosa uno studente dell’istituto tecnico miranese Levi-Ponti, nel Veneziano, appena maggiorenne, che durante una gita scolastica in Polonia è finito in carcere.

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gitadentrounoI fatti risalgono alla scorsa settimana: il giovane è stato fermato dalla polizia per un controllo fuori dal proprio albergo di Cracovia e non ha potuto nascondere il fumo che teneva con sé. Pare si trattasse di uno spinello o poco più, ma non c’è stato nulla da fare: in Polonia le leggi sono molto rigide. È rigorosamente vietato il consumo di alcol in luogo pubblico, ad esempio, ed è severamente punito pure l’acquisto e l’uso di droga. La conseguenza minima è l’arresto immediato e poi le pene variano in base alla quantità.

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E così mentre i suoi compagni dormivano comodamente in hotel, lui la notte l’ha trascorsa dietro le sbarre a Cracovia.