Notizie

Foto dei bambini sui nostri profili social, si o no? Diciamolo una volta per tutte: 6 regole d’oro per condividerle in sicurezza

 

Sempre più presenti online, molto spesso inconsapevolmente. Molti bambini, tramite i profili dei genitori, hanno una presenza sul web già nelle prime 24 ore di vita. Il 92% dei piccoli di due anni di età negli Usa è già sui social network e il fenomeno dello ‘sharenting’, termine che indica l’abitudine di mamma e papà di condividere con amici e parenti (talvolta anche con sconosciuti) informazioni online sui loro bimbi, è in crescita. Ma ecco sette indicazioni per non ‘strafare’ e tutelare i più piccoli, che arrivano da uno studio presentato a San Francisco, alla conferenza annuale dell’American Academy of Pediatrics, che riunisce i pediatri americani.

(Continua dopo la foto)

belen

Teniamo conto che:

  1. Un figlio non è un pezzo di torta da condividere, una barca a vela da sfoggiare o un cane da esposizione;
  2. abbiamo il dovere di guidarlo, non  di tradirlo;
  3. è un loro diritto scegliere, quando saranno maggiorenni, quale parte della propria vita privata condividere;
  4. una volta pubblicata una foto in rete, ne abbiamo perso il controllo, non ci appartiene più
  5. potete spostare la foto di mostrare il vostro capolavoro ai gruppi whatsapp o messanger, quelli che avete con nonni, zii e cugini, non sui social, anche perché la maggior parte dei vostri amici non è veramente interessata a voi e a vostro figlio quanto lo sono i parenti stretti.20091217 - ROMA - POL - SCHIFANI FACEBOOK PIU PERICOLOSO GRUPPI ANNI 70. Una ragazza davanti al sito di social network 'Facebook', oggi 17 dicembre 2009 a Roma. ANSA/ GUIDO MONTANI

Prima di tutto secondo gli esperti, guidati da Bahareh Keith e Stacey Steinberg, una pediatra e una professoressa di legge dell’Università della Florida, bisogna:

  1. familiarizzare con le policies, le regole relative alla privacy dei vari siti in cui si vogliono condividere foto o informazioni,
  2. creare un alert che invia una notifica ogni volta che il nome del proprio bimbo appare in un risultato di un motore di ricerca,
  3. fondamentale non condividere pubblicamente informazioni relative ad esempio al comportamento del bambino,
  4. è importante anche essere molto cauti nell’inserire la localizzazione, sconsigliata diremmo, quando si ‘posta’ la foto del piccolo e dargli il ‘potere di veto’ su immagini, informazioni e tutto ciò che lo riguarda,
  5. non postare immagini che lo mostrino in qualsiasi stato di nudità
  6. prendere sempre in considerazione l’effetto che la condivisione può avere sul benessere attuale e futuro del bambino.