Concepimento

“Felicità totale, è una magia”. Trapianto di utero: 8 bambini nel mondo sono nati da mamme sottoposte a fecondazione assistita. La testimonianza di una donna

 

In tre anni, da settembre 2014 a oggi, 8 bambini nel mondo sono nati da mamme sottoposte a fecondazione assistita dopo un trapianto di utero. A rivelarlo sono i risultati di 18 anni di ricerca alla Sahlgrenska Academy svedese sui trapianti di utero. La prima nascita ha avuto un’attenzione internazionale, a differenza dei casi riguardanti gli ultimi bebè. Ora i ricercatori di Göteborg di stanno concentrando sulle operazioni robotizzate: l’obiettivo è gestire più facilmente la sfida di simili interventi. “L’ipotesi della nostra ricerca è che possiamo fare il tutto molto più velocemente in questo modo, facendo tornare a casa prima le pazienti“, dichiara Mats Brännström, professore di ostetricia e ginecologia alla Sahlgrenska Academy, che da anni lavora sul trapianto di utero. Un’operazione col robot ha avuto luogo a maggio, quattro sono in programma per ottobre e dicembre e le altre cinque verranno eseguite nei prossimi anni. (Continua dopo la foto)

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I tentativi di fecondazione inizieranno un anno dopo il trapianto di utero, quando la situazione relativa ai farmaci anti-rigetto sarà stabilizzata. “Una felicità totale arriva dall’avere una famiglia, e non importa se questo accade grazie a un trapianto di utero, o a un’adozione o a qualche altra cosa. È magico”. Malin Stenberg, la prima donna a diventare mamma dopo un trapianto di utero, raccontando la sua esperienza due anni fa non nascondeva il suo entusiamo. Stenberg, 38 anni, tre anni prima del parto è stata sottoposta all’eccezionale intervento, grazie a un utero donato da un’amica di famiglia, all’interno di un programma pionieristico di ricerca all’Università di Goteborg (Svezia). (Continua dopo le foto)

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Poi, 20 mesi fa, è entrata nella storia dando alla luce suo figlio Vincent. La paziente aveva 15 anni quando ha scoperto di essere nata senza utero, a causa di una rara condizione genetica. Insieme al suo compagno, Claes Nilsson, avevano preso in considerazione l’adozione e la maternità surrogata, prima di entrare nel programma di trapianto sperimentale dell’ateneo. Dopo l’operazione, la Stenberg è stata sottoposta a un trattamento di fecondazione ed è rimasta incinta al primo tentativo.