Malattie

Eritema sulla pelle del bambino: come riconoscere il morso di una zecca

 

Un banale eritema potrebbe nascondere qualcosa di più grave, specie se i bambino gioca all’aria aperta. Occhio alla forma della bolla e alla posizione: retro delle orecchie, la parte posteriore del collo, le ascelle, l’inguine e il retro delle ginocchia. Potrebbe essere il morso di un insetto che, se non diagnosticato tempestivamente, diventa una vera e propria malattia.

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Malattia-Lyme_pixabar-650x365 (1)La malattia di Lyme si chiama così per la cittadina di Lyme, nel Connecticut, dove si verificò un’epidemia di questo male, segnalata a partire dal 1975, che si manifestò con un misterioso aumento dei casi di artrite nei bambini. Si manifesta soprattutto nei mesi primaverili ed estivi quando l’attività di questo acaro, un parassita di mammiferi, uccelli e rettili, è maggiore e, d’altra parte, è più frequente il soggiorno in aperta campagna con aree del corpo scoperte. Non si parla propriamente di puntura, ma di “morso di zecca”: si attacca al cuoio capelluto, ai peli, o ai vestiti e aspetta, da alcune ore ad un giorno, fino a che l’ospite non sia a riposo. Solo allora raggiunge una zona di cute e lì “punge” ancorandosi.
La puntura di zecca non è dolorosa né causa prurito, perciò pericolosa, perché non ce ne accorgiamo. Spesso i bambini non si accorgono di nulla e la sua presenza viene scoperta solo quando l’insetto, succhiando il sangue, aumenta di dimensioni. Abitualmente il morso provoca una reazione infiammatoria locale papulosa  con una piccola zona centrale che conferisce all’eritema la classica forma “a occhio di bue” o “a bersaglio” ; quando poi la zecca è stata staccata, la zona della puntura si gonfia leggermente presentando una zona centrale di solito più bassa, infossata, che diventa una piccola crosta. Possono comparire a volte sintomi generali quali la febbre, un’eruzione cutanea, l’ingrossamento dei linfonodi vicini alla zona della puntura. Raramente si registrano conseguenze cliniche: perché avvengano complicanze, la zecca deve rimanere attaccata all’uomo per 36-48 ore. Altrimenti, nonostante la comparsa dell’eritema e la necessaria visita dal pediatra, non ci sono conseguenze per la salute del bambino.

Il periodo di incubazione, dal morso della zecca alla comparsa dell’eritema migrante, è di 3-31 giorni, ed il decorso della malattia è suddiviso classicamente in tre stadi:

  • forma precoce localizzata, caratterizzata, intorno alla sede di puntura della zecca, dall’eritema cronico migrante, cioè da un esantema maculoso o papulare che nei giorni successivi tende ad estendersi in senso centrifugo di 1-2 centimetri al giorno, con aspetto rosso scuro ai margini e più chiaro al centro (eritema marginato). Possono essere presenti febbre, malessere generale, dolori muscolari, cefalea;
  • forma precoce disseminata, che si presenta dopo 3-5 settimane dalla puntura di zecca ed è dovuta alla disseminazione della spirocheta per via ematica. A livello cutaneo possono manifestarsi lesioni simili a quelle della forma localizzata, ma più piccole e a diffusione multipla; altre manifestazioni possibili in questo stadio sono la paralisi dei nervi cranici, la meningite, l’artrite migrante, la congiuntivite e la cardite (N.d.R.: infiammazione del cuore);
  • forma tardiva, la cui espressione più comune è l’artrite cronica, ma nella quale sono possibili gravi manifestazioni neurologiche (encefalopatia, neuropatie).

Cosa fare se si è punti da una zecca?

  • Rimuovere dalla cute la zecca con una pinzetta disinfettata, oppure  con un filo avvolto intorno alla zecca, cercando di chiudere la presa più possibile vicino alla pelle, ruotando e tirando con costanza fino a quando l’insetto non mollerà la presa. Se la zecca è molto piccola può essere il caso di usare un coltellino;
  • una volta rimossa è bene gettare la zecca nel water (e tirate lo scarico!) o schiacciarla con un sasso;
  • non toccare la zecca con le mani nude;
  • lavare la zona della puntura e le mani con acqua e sapone;
  • se non si riesce a togliere la zecca per intero e la testa è rimasta attaccata, occorre toglierla con un ago sterile, come se fosse una scheggia;
  • contattare comunque il pediatra e osservare nei primi 2-3 mesi dopo la puntura l’eventuale comparsa di sintomi descritti in caso di veicolazione di agenti patogeni (M. di Lyme): eritema migrante, febbricola, cefalea non abituale, parestesie, linfoadenopatie. In tal caso andranno eseguiti gli esami sierologici ad hoc;
  • meglio ricorrere al medico o al pronto soccorso, perché togliere una zecca non è affatto facile!