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Era lì, in giardino a giocare, poi l’assurdo incidente. E resta ustionato a 9 mesi

 

A soli 9 mesi, Nicholas trotterellava a piedi nudi nel giardino di casa, con il pannolino addosso, in attesa che la mamma le riempisse d’acqua la piscina dove aveva messo i suoi giochi gommosi per farli nuotare. La sua mamma voleva regalargli una mattina di gioia, in casa e invece gli ha procurato ustioni di secondo grado su più del 30% del corpicino.

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Ha preso il tubo per giocare col il bimbo, lo ha bagnato con l’acqua che usciva, per abituarlo all’acqua visto che è un bambino che non l’ha mai amata. “Piange anche quando gli faccio il bagno o se gli va qualche goccia in faccia. Di fronte al suo pianto, non mi sono preoccupata e ho continuato a spruzzargli acqua addosso” racconta la mamma, Dominique Woodger – non pensavo che gli stavo facendo male, e invece lo stavo bruciando”.

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Ma immediatamente ho visto che la sua pelle diventava rossissima e si squamava, ha soli 9 mesi. Di lì a poco sono apparse le prime grosse vesciche”. “Quel giorno, la temperatura dell’acqua che usciva da quel tubo era di 115 gradi, il che vuol dire che se fosse stato lasciato al sole, l’acqua avrebbe potuto raggiungere i 150 gradi”, ha detto il capitano dei vigili del fuoco della città, Larry Subervi. “A quelle temperature, qualunque persona, dopo  10 o 30 secondi, può riportare ustioni di secondo grado, come quelle del piccolo Nicholas”. Per fortuna, il ragazzo sta facendo un grosso recupero e sta meglio. Il consiglio di Woodger: “Basta essere attenti, bisogna sempre toccare l’acqua, prima di lasciare i vostri bambini vengano bagnati”.