Educazione dei bambini
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Educazione dei bambini: la ferma dolcezza è più efficace dell’imposizione

Educazione dei bambini

Ebbene care mamme, non solo questa associazione è assurda, ma in alcuni casi può essere addirittura controproducente.

Prima di tutto è importante precisare cosa sono i bambini. Troppo spesso infatti, i figli sono considerati come dei “beni di nostra proprietà”, piccoli esseri che hanno l’unico obbligo di rispettare le decisioni genitoriali senza discutere! Quante volte capita di sentire una mamma o un papà rispondere ai piccoli dicendo:”devi fare così perché lo dico io e basta!” . Un’affermazione del genere, oltre a non fornire alcuna risposta al bambino, favorisce l’insorgere di un grande senso di frustrazione che poco giova al suo corretto sviluppo.

Per usare una metafora, potremmo descrivere i bambini come dei fragili virgulti; la loro evoluzione deve essere seguita al fine di assicurargli una crescita lineare ed evitare pericolose deviazioni e va sorretta finché il loro arbusto non diventi tanto forte da sostenersi autonomamente ma questo processo formativo deve essere al contempo farcito con la giusta alternanza di fermezza e dolcezza. Nessuna imposizione potrà mai portarti a conquistare la fiducia di tuo figlio, semmai può spingerlo ad obbedire per timore, perché oppresso da un senso di soggezione nei tuoi confronti… ma non certo per rispetto. Sicura di voler costruire il tuo rapporto con tuo figlio poggiandolo su tali fondamenta?

Come fare quindi per farsi obbedire senza imporsi?

Le regole fondamentali che dovranno fungere da punti cardine sono semplici e intuitive:

Coerenza: nessuna mezza misura, le regole esistono per tutti ed ognuno di noi è chiamato nel proprio piccolo a rispettarle. Poche e semplici regole che dovranno essere proposte come lo zoccolo duro intorno al quale costruire il rapporto di convivenza.

Comprensione: quando il capriccio si fa intenso ed è accompagnato da urla, pianti e strepiti, limitati a dirgliche capisci la sua posizione e che sai che in quel momento è troppo arrabbiato per ascoltarti, per cui gli lasci del tempo per riflettere, ma quando si sarà calmato sarai felice di parlare con lui dell’accaduto.

Dialogo: argomentare il divieto per far capire al bambino il motivo che si cela dietro alla negazione è fondamentale per insegnargli ad usare la parola e il confronto come strumenti di argomentazione.

Calma: urla e sculaccioni infine, servono soltanto come valvola di sfogo per l’adulto. Oltre ad essere pratiche deleterie, infatti, a lungo andare potrebbero portare il bambino a pensare che nella vita le difficoltà si affrontano così: vince chi fa la voce più grossa e chi picchia più forte.

Insegnare ai propri figli valori come rispetto, amore, sostegno reciproco e stima del prossimo, vuol dire fare di loro degli adulti sicuri delle proprie potenzialità, in grado di far valere i propri diritti senza imporsi e capaci di anteporre la ragione all’istinto.

Le 4 regole su esposte sono le uniche armi che potranno aiutarti a conquistare la fiducia di tuo figlio e se lui imparerà a fidarsi di te, ti seguirà, facendo ciò che tu dici non per paura, bensì perché saprà che è la cosa più giusta da fare.

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