Famiglia

Regole di sempre o “selvaggi”? Vademecum da portare sotto l’ombrellone (per genitori di bambini in vacanza)

 

I dubbi sono mille al secondo, per un genitore: dopo aver deciso che è bene andare in vacanza tutti insieme, i bambini in vacanza provano a rompere tutte le regole: d’altronde si sono impegnati per tutto l’anno e ora? Ancora regole su orari, sui cibi sani, sul camminare sempre con le ciabatte ai piedi? Che fare? Come vivere una vacanza che sia tale anche per mamma e papà, senza ritrovarsi delle scimmiette tiranniche a settembre? 10 regole utili da portare sotto l’ombrellone e da…imparare a memoria.

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1. Noi siamo in vacanza. Il progetto educativo non lo è. Anzi,è proprio in questi momenti – in cui siamo tutti più liberi – che dobbiamo trovare il tempo per stare insieme ai nostri figli. Tradotto in pratica: non vediamo l’ora di sdraiarci sul lettino a leggere finalmente quel libro abbandonato sul comodino?  Lasciatelo sul comodino! I nostri bimbi hanno bisogno di stare con noi!

2. Niente tv, giochini elettronici, strumenti tecnologici. Solo noi e i nostri bimbi. GIOCHIAMO CON LORO! Diventiamo bambini insieme a loro. Condividiamo. Insegniamo loro a guardare la vita. Oggi non si guarda più. Non si ascolta più. Andiamo tutti insieme ad ascoltare le onde del mare, il suono dei grilli, il rumore della sabbia che scricchiola sotto i piedi…

3. Le regole non sono altro che (sane) abitudini. I bambini sono estremamente abitudinari. Rispettiamo i loro ritmi e le loro esigenze. Anche in vacanza.

4. Diamo confini. Anche fisici. Disegniamo un grande cerchio nella sabbia, che delimita l’area entro cui i bambini possono giocare. Per i più grandicelli, possiamo delimitare l’area “giocabile”, con gli ombrelloni (chiediamo ai nostri vicini di spiaggia se possiamo legare un fazzoletto colorato al loro ombrellone, in modo che i bimbi possano facilmente vedere i confini da non oltrepassare). Oppure se sono grandicelli, diamo loro la libertà di movimento, a patto che ci avvertano ogni volta che decidano di spostarsi oltre le loro abitudini.

5. Siate autorevoli. Non autoritari.

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6. I limiti vanno spiegati in positivo, non in negativo. Invece di dire: “non urlare”, dite “parla piano”. I bambini sentono in media 12 no all’ora. Non meravigliamoci se la prima parola che imparano, e forse una di quelle che usano più spesso, è “no“.

7. Le regole non sono ordini. Sono “ricette” sul come si fa. I bambini non sanno come si fa. Se tirano la sabbia, non lo fanno perché sono cattivi. Ma perché non sanno ancora che non si fa. Sta a noi insegnarlo. Come?

8. Dando libero sfogo alla creatività. Diamo ai nostri bambini alternative. Osserviamoli e seguiamo le loro inclinazioni. Collezioniamo sassi, conchiglie, sabbia. Corriamo insieme a loro in riva al mare. Costruiamo castelli di sabbia, città inventate, parcheggi per le macchinine. Facciamo capriole in mezzo ad un prato. Qualunque cosa, purché si faccia insieme. Non lasciamoli soli.

9. Non preoccupiamoci. Occupiamoci. Occupiamoci dei nostri figli, della nostra vita, della nostra felicità. Tanto la vita fa il suo corso…

10. “La cultura è emozione. Tutto il resto è informazione”. La vita vera, quella che conta, arriva attraverso le emozioni. La buona notizia? Le emozioni sono di tutti e per tutti. E non costano nulla. Non c’è bisogno di andare alle Mauritius per trascorrere delle belle vacanze. Anzi, ai bimbi poco importa dove li porterete. A loro importa solo giocare, crescere e stare insieme a mamma e papà. Se voi siete felici di passare le vacanze insieme ai vostri bambini, lo saranno anche loro.