Gravidanza

Diventare mamme dopo il cancro: non è impossibile!

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Diventare mamme dopo il cancro non è impossibile. E quello che fino a qualche tempo fa era – purtroppo – un miraggio, oggi è una piacevole possibilità che farà piacere a tutte le donne (circa 48 mila ogni anno) che vengono colpite da cancro al seno. Donne che spesso hanno più di 50 anni (l’80% dei casi) ed hanno quindi messo in cantina il desiderio di avere un figlio, ma che in altri casi colpisce in più giovane età, prima dei 40 anni.

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Dal cancro al seno, ad ogni modo, si può guarire. Le statistiche di sopravvivenza sono piuttosto elevate (90%), e negli ultimi tempi le cure stanno agendo in sinergia con la possibilità di garantire alle donne la possibilità di avere della prole. “E’ sempre meno raro che le pazienti giovani si ritrovino a fare i conti con la neoplasia prima di avere avuto un figlio. Visto che le probabilità di guarire oggi sono elevate è fondamentale garantire loro il ritorno a una vita piena” – sottolineava qualche giorno fa Lucia Del Mastro, direttore dell’Unità Sviluppo Terapie Innovative al San Martino – Istituto Tumori di Genova.

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Ma quali sono le ultime novità nel settore?

Sostanzialmente, la novità più interessante è quella diramata dall’Associazione americana di oncologia, che ha affermato – in uno studio recentemente pubblicato sul New England Journal of Medicine – di aver individuato una terapia efficace per poter permettere alle giovani donne di avere dei figli anche una volta attraversato (e sconfitto!) il cancro.

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Per il momento, infatti, dopo la chemioterapia l’unico modo consigliabile per poter diventare madri era quello di congelare gli ovuli e procedere all’inseminazione artificiale una volta guarite. Attraverso tale nuovo metodo, invece, si punta direttamente a proteggere le ovaie dagli effetti tossici della chemioterapia attraverso dei farmaci ormonali che proteggono la funzione ovarica.

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Stando alle prime risultanze effettuate dagli studiosi americani, i risultati sarebbero davvero sorprendenti: il numero di gravidanze nelle persone ex malate di cancro, curate con tali farmaci, sarebbe praticamente raddoppiato. L’obiettivo è ora continuare attraverso gli studi e le sperimentazioni, facendo in modo che tale terapia possa presto diventare un trattamento standard per tutte le donne che sono affette dal cancro, e che non vogliono rinunciare a riprogrammare la propria vita (con inclusa una bella gravidanza!) non appena sconfitto il male.

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Non ci resta che sperare che gli studi possano compiere ulteriori passi in avanti, garantendo a tutte le donne che si trovano a fronteggiare questa grave patologia la possibilità di poter avere una nuova chance di mettere al mondo un figlio. Una possibilità che potrebbe dar loro una rinnovata forza di volontà, guardando ad un futuro migliore.

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