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“Devi morire”. Agghiacciante: un 55enne realizza una corda con dei vestiti, strangola la figlia ed esce di casa. La piccola Sophia, rimasta sola e agonizzante, muore dopo 24 ore

 

Un ricco rivenditore di oggetti d’antiquariato ha strangolato la sua figlia di sette anni nella sua casa a sud di Londra con una corda realizzata da vestiti. Robert Peters è accusato di aver tentato di soffocare la figlia di scuola Sophia, lasciandola gravemente ferita a casa sua a Raynes Park, nel sud-ovest della città. Se ne è andato come se nulla fosse successo, lasciando la piccola a terra agonizzante e senza nessuno che potesse aiutarla. Peters, 55 anni, è stato arrestato e accusato di tentato omicidio mentre i medici hanno lottato per salvare la vita della figlia, nel frattempo finita in ospedale. Il capo di imputazione è aggravato dall’accusa di omicidio, visto che purtroppo Sophia è morta la mattina seguente, il 4 novembre, per le ferite subite. La madre tailandese di Sophia, Kittiya Promsat, al momento dell’incidente non era nella villa da 1 milione di dollari in cui la famiglia vive. In seguito, su Facebook ha scritto: “Ti amo e ti amerò per sempre”. (Continua dopo la foto)

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Le cause che hanno acceso la scintilla della follia nella mente dell’uomo sono ancora ignote. Già sposato per tre volte, Peters convive con Krittiya, la madre thailandese di Sophia, e gestisce un’attività di antiquariato a Kensington con il fratello gemello Richard, che vive a Tel Aviv, mentre un terzo fratello, Paul, lavora anche lui come antiquario a Harrogate, nello Yorkshire. Roberts, la compagna e la bimba vivevano da poco a Raynes Park, dove si erano trasferiti nel febbraio scorso. Gli abitanti del quartiere, completamente sconvolti, non avrebbero mai pensato che il nuovo vicino di casa potesse rivelarsi un mostro. (Continua dopo le foto)

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Si dice che Peters abbia un giro di affari per circa 1,3 milioni di sterline, derivante dal’attività di antiquariato che gestisce con il suo fratello gemello. I vicini hanno detto che Peters era una persona come tante.  “È incredibile – dice uno di loro – Ho parlato con lui quattro o cinque volte e mi è sempre sembrato un uomo ragionevole, assolutamente normale, non c’era alcun segnale che potesse far pensare a lui come a una persona squilibrata o capace di un omicidio”. I famigliari e gli amici sono sconvolti da quanto è accaduto.