depressione post parto
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Depressione post partum e baby blues: sintomi e differenze

depressione post parto

Non vergognarti! Ansia, tristezza, attacchi di panico, sono stati d’animo del tutto normali subito dopo il parto e devono essere presi in considerazione poiché, se si protraggono per diverse settimane, renderanno necessario il ricorso ad una terapia psicologica.

Il baby blues e la depressione post partum

Il baby blues è molto frequente tra le primipare (le donne al primo figlio) ed è una leggera forma depressiva dovuta al riassestamento degli equilibri ormonali. I sintomi principali sono:

  • crisi di pianto improvvise  e immotivate;
  • improvvisa stanchezza;
  • forte irritabilità.

Nonostante sia una patologia  frequente, è destinata ad avere una vita molto breve e nella grande maggioranza dei casi regredisce spontaneamente nel giro di qualche settimana.

Se tale situazione però permane anz,i tende a peggiorare arricchendosi di altri sintomi, siamo allora in presenza di una patologia ben più grave che risponde al nome di depressione post partum.  Tale condizione psicologica si avvalora di gravi stati psicologichi determinando:

  • insonnia;
  • inappetenza;
  • rifiuto del bambino;
  • attacchi di panico;
  • voglia di fuggire;
  • tendenza a delegare a terze persone le cure del piccolo;
  • immotivato rifiuto ad allattare al seno.

E’ stato scientificamente provato, inoltre, che oltre agli squilibri ormonali, la depressione post  partum è molto più frequente nelle donne che hanno problemi di autostima o che hanno vissuto un evento traumatico come una gravidanza difficile o un parto doloroso.

Un fattore determinante è rappresentato anche dalla stabilità degli affetti che la donna ha all’interno del nucleo familiare. Se la donna ha una famiglia presente e un giro di amicizie che le si stringe attorno assicurandole affetto e collaborazione, sostegno e adeguato riposo, la neo mamma sarà sicuramente meno predisposta a maturare tale patologia psicologica.

Come si combatte la depressione post partum?

Le forme lievi si risolvono in primo luogo, ammettendo l’esistenza del problema. Successivamente non dovrai vergognarti di  chiedere aiuto alle persone a te più vicine (la mamma, la tua migliore amica) chiedendo di  sostituirti mentre tu riposi un pochino o semplicemente fai una doccia rigenerante. Cerca di non restare sola con il piccolo e chiedi aiuto a chi ti vuole bene. Quando sei in casa e il piccolo piange in modo inconsolabile, infine, portalo a fare una passeggiata; farà sicuramente bene ad entrambi.

Nei casi più gravi, la depressione post partum può essere curata soltanto rivolgendosi a uno specialista. Lo psicologo ti aiuterà a individuare la situazione che ha scatenato la depressione e troverete insieme la soluzione migliore al tuo problema. Potrebbe prevedere una cura a base di antidepressivi per evitare gli sbalzi d’umore (molto destabilizzanti) e nei casi davvero estremi (che fortunatamente non sono così frequenti), potrà prevedere anche l’adozione della procedura TSO (Trattamento Sanitario Obbligatorio). Il TSO viene solitamente prescritto in forma exrtra ospedaliera in modo tale da poter curare la paziente senza privarla del contatto con il bambino. In questo modo, si da vita ad un connubio di sinergie che affiancano alla terapia farmacologica la promozione del contatto mamma-bambino (per esempio attraverso l’insegnamento delle tecniche di massaggio neonatale).

In ogni caso, l’elemento fondamentale per uscire dal tunnel della depressione post partum è la presa di coscienza del fatto che esiste un problema da risolvere. La soluzione sarà diversa e varierà al variare dell’intensità con cui si manifesta la patologia e della rapidità con cui vi si porrà rimedio. Tuttavia, la terapia è la scelta migliore da fare, tanto per la mamma quanto per il bambino.

Se all’impegno dimostrato dalla mamma, infine, si affiancherà anche la vicinanza e l’affetto degli altri componenti del nucleo familiare, la donna riuscirà a squarciare il velo della depressione in tempi molto più brevi e potrà finalmente viversi serenamente la sua maternità.

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