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Comincia a scrivere una lettera straziante ma muore in modo orrendo prima di firmarla

Si chiamava Daniel Joseph Fitzpatrick ma per tutti era semplicemente Danny. Un ragazzino solare e gentile che si è tolto la vita a 13 anni perché vittima – l’ennesima – di bullismo a scuola. Una violenza fisica e psicologica che ha lentamente sopraffatto Danny, al punto di non vedere altra via d’uscita se non con la morte. A casa era circondato dall’amore dei genitori e delle sue tre sorelle più grandi, ma a scuola si sentiva solo contro tutti. Perseguitato, deriso e picchiato dai compagni, con le insegnanti che, denuncia la famiglia, non hanno fatto nulla per fermare quel massacro. Danny è morto l’11 agosto del 2016 nella sua casa a Staten Island, uno dei 5 borghi di New York, nella Contea di Richmond, Stati Uniti. (Continua dopo la foto)

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A trovare il suo corpo ormai senza vita nella soffitta di casa è stata la sorella Kristen, 17 anni. Ha visto il fratello immobile, appeso con una cintura al collo e dato subito l’allarme, ma ormai era tardi. Daniel e Maureen, i genitori di Danny, sanno bene che nessuno gli restituirà più l’amato figlio, ma hanno deciso di rendere pubblica la lettera che il 13enne aveva iniziato a scrivere un mese prima di cambiare scuola su suggerimento della madre. (Continua dopo la foto)

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Una lettera incompiuta che i Fitzpatrick hanno deciso di diffondere sulle pagine del NY Daily News con la speranza di poter salvare altri ragazzi dai bulli. “Mamma – scriveva Danny -, voglio che sappiano cosa mi hanno fatto e come mi sento. Voglio che ascoltino la mia storia”. I genitori del 13enne, che nella lettera dice anche di aver chiesto aiuto agli insegnanti ma che solo uno di loro aveva capito la situazione, erano a conoscenza delle violenze fisiche e verbali subite dal figlio e hanno lottato a lungo, seppur invano, per cercare frenare quell’odio. (Continua dopo la foto)

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A gennaio 2017 i genitori di Danny hanno annunciato una causa contro la scuola cattolica frequentata dal figlio, accusando l’istituto di aver ignorato gli atti di persecuzione denunciati e di non aver fatto rispettare il loro programma anti-bullismo. Contemporaneamente i Fitzpatrick hanno dato vita alla fondazione Danny Inc per creare “una piattaforma che educa e protegge i nostri giovani da tutte le sfumature del bullismo”. Ancora, da tempo si battano per l’approvazione della ‘Danny’s Law’, una proposta di legge dello Stato di New York n. 6438 con la quale si chiede che tutti gli studenti abbiano il diritto civile di frequentare la scuola senza paura, abuso o discriminazione: “Se questa legge fosse stata applicata alla scuola di mio figlio – conclude la donna – Danny oggi sarebbe ancora vivo”.