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Cresce la generazione dei papà che stanno a casa mentre mamma va a lavorare per mantenere la famiglia

 

Gli equilibri domestici nelle coppie con figli sono cambiati, ma anche il sentimento dietro le quinte non è più quello di una volta: gli uomini si realizzano a stare in casa, le donne a mantenere la famiglia. FIne dei ruoli sessuali o evoluzione della specie? È quanto emerge da una nuova ricerca dell’Università del Connecticut.

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“A differenza di quanto abbiamo sempre pensato, gli uomini non si sentono deprivati della loro identità se chi mantiene la famiglia è la donna”, spiega Christin Munsch, assistant professor of sociology dell’università americana che ha condotto lo studio analizzando il parere di un campione di nati fra il 1980 e il 1985. Ma non è tutto. Perché non solo i padri rappresentano una fetta crescente dei genitori che stanno a casa con i figli (erano il 10% nel 1989 e il 16% nel 2012, secondo Pew Research), ma sono tendenzialmente ben contenti di farlo. “Gli stay-at-home dads dichiarano di sentirsi meglio, fisicamente e psicologicamente, rispetto a quando lavorano fuori casa”. Per quali ragioni? “Tradizionalmente, si insegna agli uomini che devono essere il motore economico della famiglia e i padri, conseguentemente, si fanno carico di questa responsabilità”, risponde Munsch. Se questa soluzione funziona per la gestione del ménage, lo stesso non si può dire per la soddisfazione personale: “Gli uomini che devono provvedere alla famiglia riferiscono elevati livelli di ansia per la competizione sul posto di lavoro. Per questa ragione, dunque, quando le mogli fanno la parte del leone nel mantenimento, il loro livello di benessere sale”.

Per le donne è esattamente il contrario In base ai risultati della ricerca, per le donne vale la regola diametralmente opposta: il loro benessere psicologico, infatti, migliora quando diventano responsabili del mantenimento della famiglia (il benessere fisico resta invariato). “I dati ci dicono che gli uomini soffrono perché devono assumersi la responsabilità di mantenere la famiglia. Le donne, invece, prosperano proprio perché scelgono di farlo”. Per gli uomini, insomma, è un obbligo, mentre per le donne è un’opportunità. Per capire meglio la dicotomia, bisogna fare attenzione a un’altra differenza: le donne hanno molta più probabilità di fare un lavoro che le soddisfi e, dunque, sentono meno lo stress