Il numero delle persone che diventano mamme una volta che è stata superata la soglia dei 40 anni sta crescendo rapidamente in rapporto a coloro che diventano madri in età più giovanile. Ma quali sono le ragioni di questa variazione di tendenza rispetto a quanto avveniva anni fa?
Secondo alcune analisi compiute in Italia, alcune donne molto giovani vedrebbero un figlio come “un problema”, scoraggiando pertanto la valutazione di intraprendere un percorso di gravidanza. In altri termini, procreare non è più una priorità e un caloroso desiderio materno, quanto una possibilità la cui valutazione dovrebbe essere rimandata in un secondo momento, dopo aver acquisito la giusta stabilità sul lavoro, un corposo avanzamento di carriera e di stipendio.
Peccato solo, proseguivano le osservazioni, che una volta affrontati tali obiettivi gli anni siano già passati, e sono sempre di più le donne che riscoprono il piacere di mettere al mondo un neonato una volta superati i 40 anni. Di qui, si riflette, un ulteriore problema non sottovalutabile: una gravidanza superata i 40 anni è infatti mediamente molto più a rischio di quella che viene affrontata a 20 o 30 anni.
Ne deriva, pertanto, che è la crisi economica e l’incertezza sul futuro a modificare le intuizioni delle future madri, che a fronte delle aleatorietà presenti (rapporti di lavoro instabili, situazione finanziaria precaria) preferiscono attendere tempi futuri migliori.
Voi che ne pensate? Ritenete che la crisi economica stia riducendo la voglia di mettere al mondo nuovi bambini?
