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Condannato all’ergastolo per aver lasciato il figlio in macchina. Volontariamente

 

Non è la prima volta che accade, ma questa volta,a differenza delle altre, ad un papà è stato dato l’ergastoloper essere stato ritenuto responsabile della morte del figlio. Il padre del bambino ha sempre sostenuto di essere convinto di aver lasciato il bambino all’asilo: il piccolo, dopo sette ore chiuso in auto, era morto per le alte temperature. Fu un gesto intenzionale, sostengono i giudici. L’uomo voleva liberarsi della famiglia. E’ accaduto in Georgia, negli Stati Uniti: l’uomo, Justin Ross, di 36 anni, secondo i giudici, ha abbandonato volontariamente il figlio di 22 mesi abbandonato all’interno dell’auto. L’episodio è accaduto nel 2014 ad Atlanta. Il bambino, lasciato per sette ore rinchiuso nella vettura mentre il padre 36enne era a lavorare, è morto per il caldo.

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Justin Ross Harris, right, motions to a image on a laptop on the defendant’s tables to one of his attorneys, T. Bryan Limpkin, on Tuesday, Sept. 15, 2015, as the pre-trial motion hearings continue before Cobb County Superior Court Judge Mary Staley in Marietta, Ga. Harris is accused of killing his 22-month-old son Cooper by leaving him in a hot car in 2014.  (Kelly J. Huff/Marietta Daily Journal via AP, Pool)

L’uomo è stato condannato al carcere a vita per l’omicidio volontario del figlio senza che gli sia stata riconosciuta la libertà condizionale, in aggiunta a 32 anni per altri capi d’accusa, tra cui la crudeltà verso i bambini, visto che secondo il procuratore, Chuck Boring, Harris è stato guidato dal suo egoismo e il piccolo «è morto nella maniera più orribile che si possa immaginare». Il piccolo Cooper, di appena 22 mesi, rimase legato al seggiolino nel sedile posteriore dell’auto mentre il padre andò al lavoro, il 18 giugno del 2014. Tornato alla macchina dopo circa sette ore, l’uomo ha trovato il figlio morto a causa del caldo soffocante. Secondo quanto riportato dai media Usa, l’accusa ha sempre sostenuto che l’uomo ha lasciato intenzionalmente il bimbo nell’auto rovente «per essere libero dai suoi doveri familiari».

justin1justin3Diversi testimoni hanno infatti raccontato che Harris aveva una «doppia vita»: mentre con amici, famiglia e colleghi si comportava come un genitore amorevole, in realtà scambiava messaggi hot con diverse ragazze, due delle quali minorenni, aveva incontri intimi extraconiugali in luoghi pubblici, anche con una prostituta. Gli avvocati di Harris, invece, hanno sempre sostenuto che si è trattato di un tragico incidente causato da una dimenticanza, e che il suo comportamento sessuale non ha nulla a che vedere con la vicenda. Ma durante il processo sono emerse le prove della sua colpevolezza. Il suo obiettivo premeditato era liberarsi del bambino per lasciare la famiglia e dedicarsi a relazioni sessuali con altre donne. Oltre ad inviare messaggi pornografici a ragazzine mentre il figlio moriva nella sua auto, la polizia ha ricostruito che Harris aveva cercato informazioni su internet proprio su quanto tempo ci voleva e quali temperature doveva raggiungere l’interno di un auto per causare la morte di un bambino. La moglie di Harris, Leanna Taylor, ha chiesto il divorzio.