Storie di vita

Come Giulietta e Romeo, quando una fake news uccide un bimbo di 11 anni

 

“Era tranquillo fino a mezz’ora prima che accadesse la tragedia” dice la mamma”. Lo ha trovato impiccato nella sua stanza per un terribile scherzo dei suoi compagni: “Tutti devono sapere: il cyberbullismo uccide”. Un moderno caso di Giulietta e Romeo a 11 anni e 13 anni incastrati dai social. Cosa è successo?
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Tysen Benz era un ragazzino alle prese con le prime cotte: una fidanzatina di 13 anni per cui lui stravedeva. Poi ci sono i social: sul profilo della ragazza compare un messaggio equivoco, come se volesse togliersi la vita, alcuni suoi compagni di scuola cominciano a bombardarlo di messaggi che è veramente successo, e lo convincono: la sua fidanzatina si è suicidata.

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Tysen aveva un cellulare di cui i suoi non erano a conoscenza, ma non ha retto a questa “falsa notizia” che tutti i suoi amici gli confermavano. Nessun adulto è intervenuto, nessun genitore dei ragazzi che hanno tramato questo scherzo si è accorto di nulla. “Controllate i cellulari dei vostri figli – dice oggi la madre di Tysen – ha fatto un gesto impulsivo, era soltanto un ragazzino” piange ora la sua mamma. Sui ragazzi che hanno ordito questo terribile scherzo indaga la polizia per uso improprio dei social media.