In gran segreto, i ricercatori dell’Università di Caen, hanno seguito per due anni un gruppo di ratti alimentati con mais OGM gigante Monsanto.Il risultato? Dei tumori enormi si sono sviluppati nelle cavie.
Il team ha seguito per due anni dei ratti di 200 unità divisi in tre gruppi principali. Il primo è stato alimentato con mais geneticamente modificato NK603 da solo, il secondo con il mais OGM trattato con Roundup, l’erbicida più usato al mondo, e il terzo con mais non-GM trattato con l’erbicida. Il mais è stato introdotto in una dieta equilibrata in proporzioni rappresentanti la dieta americana.
Nei tre gruppi del campione, gli scienziati hanno osservato una mortalità pari a due e tre volte superiore tra le donne e da due a tre volte più tumori in topi di entrambi i sessi che consumavano cibi biologicamente modificati. “Per la prima volta in assoluto, un pesticida OGM è stato valutato per il suo impatto sulla salute e i risultati sono allarmanti”, ha dichiarato uno dei ricercatori Gilles-Eric Seralini, professore presso l’Università di Caen. “Alla dose più bassa di Roundup (…) vi sono 2,5 volte più tumori al seno”, ha concluso il professore.
Di pronta risposta, Anthony Trewavas, insegnante presso l’Università di Edimburgo ha sostenuto: “Questo è il primo esperimento condotto sull’intero ciclo di vita dei ratti, ma questo non è corretto: la maggior parte degli studi tossicologici considera la durata standard della vita di un ratto pari a due anni. E i test condotti sinora non hanno riscontrato alcuno degli effetti denunciati da Séralini. È difficile pensare – continua lo studioso – alla possibilità che un erbicida possa avere gli stessi identici effetti tossici di un tipo di mais i cui geni sono stati modificati per distruggere quello stesso erbicida”, continua riferendosi alla presunta nocività notata a proposito derl Roundup e del NK603.
