Famiglia

Che splendori! Elijah e Zachary sono i due figli che Elton John ha avuto con il marito, grazie a una madre surrogata. Oggi hanno 5 e 7 anni: angioletti cresciuti che aiutano in cucina e riordinano le loro stanze

 

Arriva anche l’Italia il tour di addio di Elton John. Tra le date europee, che prenderanno il via da Vienna il primo maggio del 2019, c’è anche l’Arena di Verona, dove sir Elton si esibirà il 29 e 30 maggio del prossimo anno. I due spettacoli si aggiungono alla lunga lista delle tappe europee annunciate come parte dell’epico tour finale presentato alla Gotham Hall di New York a gennaio. Dopo Vienna, i primi concerti europei del tour “Farewell Yellow Brick Road” toccheranno Polonia, Repubblica Ceca, Germania, Italia, Olanda, Danimarca, Svezia, Belgio, Irlanda e Svizzera. Elton John, terminati i concerti, si dedicherà completamente alla famiglia. La star è un papà orgoglioso di Elijah e Zachary, 5 e 7 anni, avuti con il marito David Furnish grazie a una madre surrogata. (Continua dopo la foto)

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I piccoli sono la “cosa più grande nelle nostre vite”, li ha definiti il cantante nel corso di un’intervista all’Ellen DeGeneres Show. “Se dieci anni fa mi avessi detto che avrei sposato l’uomo che amo e che avrei avuto due bellissimi bambini avrei pensato che tu avessi messo dell’acido nel mio drink”, ha scherzato Elton. “Ma la vita ti lancia delle sfide, e palle curve e grandi palle curve. Questi due bambini sono arrivati in un momento in cui non pensavo che li avrei avuti. Non ci sono parole per descrivere quanto li amiamo”. (Continua dopo le foto)

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È proprio per questo amore che il cantante ha deciso di non lasciar loro tutta la sua fortuna, (stimata intorno ai 200 milioni di dollari), ma solo una piccola parte. “Voglio lasciare i miei ragazzi in una sana situazione finanziaria, ma credo che sia terribile viziarli, rovinerebbe le loro vite”, ha dichiarato Elton John al Mirror. “Vivono la più incredibile delle vite, non sono ragazzi normali e non pretendo che lo siano, ma bisogna avere una parvenza di normalità, rispetto per i soldi e per il lavoro”. E il processo è già intavolato. “Devono aiutare in casa, prendono i loro piatti da pulire, aiutano in cucina, mettono in ordine le loro stanze e danno una mano in giardino. Ogni volta che lo fanno guadagnano una stella da mettere su alcuni grafici che hanno fatto. Capiscono che c’è bisogno che lo facciano, e a loro piace”.