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Calcolo della fertilità: si può fare? Esistono sistemi “certi”?

Calcolo della fertilità

Il desiderio di diventare mamma spesso si scontra con una scarsa consapevolezza dei propri periodi fertili. Questo articolo ti aiuterà nel calcolo della fertilità, cioè nell’ individuare quei periodi che potranno unire il piacere di fare l’ amore con il tuo partner con la soddisfazione del tuo desiderio più grande: avere un figlio!

Calcolo della fertilità: come si calcola il periodo fertile.

calcolo della fertilità

Il periodo in cui una donna può, con l’atto sessuale, rimanere incinta, il cosiddetto periodo fertile, è coincidente con l’ovulazione la quale si verifica generalmente 14 giorni prima dell’inizio del ciclo mestruale. Purtroppo non tutte le donne hanno un ciclo di 28 giorni precisi. Poter fare un calcolo della fertilità, cioè poter conoscere qual è il periodo più fertile nel ciclo mensile della donna da l’ opportunità alla coppia di avere dei rapporti sessuali proprio quando si abbiano maggiori probabilità  che la donna resti incinta.   Il periodo di fertilità femminile, come sopra scritto, è coincidente con quello dell’ovulazione: è questo il momento in cui l’ ovocita, la cellula uovo, stimolata dagli ormoni femminili è all’ acme del suo processo di maturazione e viene rilasciata dunque nella tuba dove, se dovesse incontrare gli spermatozoi maschili,   avrà la possibilità di essere fecondata.

Calcolo della fertilità: la fase pre-ovulatoria.

Il periodo che precede la fase fertile ha inizio con una fase che viene denominata pre-ovulatoria. Durante questo periodo accade che l’ipofisi inizi la produzione delle gonadotropine. Le gonadotropine   sono sostanze che stimolano lo sviluppo dei follicoli. Cosa sono i follicoli? Sono dei piccoli involucri che hanno lo scopo di contenere gli ovuli. A questo punto inizia anche ad aumentare la produzione degli ormoni che sono preposti all’ accrescimento della mucosa dell’utero, gli estrogeni. La mucosa uterina smetterà di crescere solo quando avrà inizio l’ovulazione.   Arrivati alla metà del ciclo, e quindi al quattordicesimo giorno antecedente il successivo ciclo mestruale, l’ ipofisi inizia la produzione di una gonadotropina chiamata LH, anche detta ormone luteinizzante, che ha lo scopo di provocare la rottura del follicolo affinché possa uscire l’ ovulo che, se dovesse incontrare lo spermatozoo, verrà fecondato e quindi successivamente potrà annidarsi sulla parete uterina.  Successivamente all’uscita dell’ ovulo dal follicolo, proprio dai resti di quest’ultimo si forma quello che viene chiamato il corpo luteo, la cui funzione è quella di produrre il progesterone. Questa fase è detta, appunto, ovulazione ed ha una durata di circa 24 ore. Non è, però, che il periodo fertile corrisponda solo esattamente a queste 24 ore, esso è un po’ più ampio perché gli spermatozoi hanno un periodo vitale che può durare dalle 72 alle 96 ore mentre si trovano all’interno delle vie genitali femminili. Alla luce di questo calcolo della fertilità è chiaro come il periodo fertile abbia dunque una durata di circa 5 giorni ogni mese. I rapporti sessuali effettuati al di là di questi cinque giorni non porteranno, molto probabilmente, ad una gravidanza.   Le probabilità che la donna resti incinta aumentano se il rapporto sessuale avviene durante la fase pre-ovulatoria, se, ovviamente, anche gli spermatozoi dell’uomo hanno  la vitalità sufficiente a farli restare attivi fino a quando non avranno il contatto con l’ ovocita. I giorni più fertili sono dunque quelli immediatamente antecedenti l’ ovulazione ma anche proprio il giorno in cui l’ ovulo viene immesso nella tuba. Generalmente questo periodo cade esattamente 14 giorni prima dell’inizio del ciclo mestruale successivo. Nei casi in cui la donna abbia un ciclo mestruale regolare, quindi di 28 giorni, questa fase si colloca dunque alla metà del ciclo.

Calcolo della fertilità: se il ciclo è più lungo o più corto.

Tutto quanto sopra descritto non è esattamente applicabile se la donna ha un ciclo più lungo, ad esempio, potendo lo stesso arrivare ad una durata compresa tra i 32 e i 34 giorni, o anche se, al contrario,   la donna un ciclo di durata più corta, ad esempio compresa tra i 24 e 26 giorni. Quando si verifichino queste situazioni il calcolo della fertilità deve essere impostato sempre e solamente sulla “regola dei 14 giorni prima”.   Ad esempio, volendo prendere in considerazione un ciclo di durata di 24 giorni, possiamo affermare che l’ ovulazione avverrà  più o meno dieci giorni dopo il termine del ciclo mestruale precedente, quindi il periodo fertile sarà esattamente quel giorno ed anche, come detto prima, i quattro giorni precedenti. Prendendo, invece, in esame un ciclo che duri 32 giorni, possiamo supporre che l’ ovulazione cadrà il diciottesimo giorno dopo il termine del ciclo mestruale. Quindi, in questo caso, il periodo fertile inizierà dal quattordicesimo giorno.

Calcolo della fertilità: in caso di irregolarità del ciclo.

calcolo della fertilità ciclo irregolare

Esistono alcune donne che hanno un ciclo mestruale molto irregolare, per queste donne questo tipo di calcolo della fertilità non è applicabile. Alcune hanno il ciclo mestruale che si verifica ogni 26 giorni, altre anche ogni 32. Qualche altra ancora ogni 30. Allora per calcolare il periodo fertile un metodo efficiente può essere quello di fondare i calcoli su determinate manifestazioni di tipo fisico, come, ad esempio, le modificazioni del muco cervicale. Il muco cervicale è una sostanza che viene secreta dalla dall’utero a livello del collo. La secrezione del muco cervicale aumenta man mano che ci si avvicina al momento dell’ovulazione: il muco cervicale infatti serve a soddisfare l’esigenza  di creare un ambiente che sia favorevole alla risalita degli spermatozoi perché questi possano incontrare l’ ovocita per fecondarlo.   In questo periodo   la donna avrà modo di verificare delle perdite sottoforma di piccoli filamenti di colore che vanno dal biancastro al trasparente e dalla consistenza molto fluida, perdite che in parte possono ricordare il bianco dell’uovo.   Questo è uno dei segnali che avvisa la donna è il periodo più fertile è ormai vicino.

Calcolo della fertilità: il metodo della temperatura basale.

calcolo della fertilità

Vi è ancora un altro metodo per il calcolo della fertilità, molto diffuso anche se non di facile realizzazione, per conoscere il proprio periodo più fertile: è la misurazione della temperatura basale che deve essere effettuata tutti i giorni.   Il metodo consiste nell’ introdurre un termometro in vagina e, allorquando si ci si accorga che la temperatura si sta alzando, quello è il momento in cui si può supporre che si stia avvicinando l’ ovulazione.  Perché il metodo abbia più probabilità di funzionare è comunque necessario segnare la temperatura quotidianamente per qualche mese mettendo i rialzi di temperatura in relazione con l’ovulazione.   Dopo qualche mese di prove avremo una buona base dati per conoscere abbastanza precisamente la fase fertile in relazione con il rialzo della temperatura.

Calcolo della fertilità: kit elettronici tascabili.

calcolo della fertilità

Oggi come oggi esistono in commercio anche delle specie di kit  per il calcolo della fertilità che constano di una piccola apparecchiatura elettronica con un orifizio dentro il quale va inserito   uno stick imbevuto dell’ urina della donna che vuole conoscere il proprio periodo fertile. Questa piccola apparecchiatura, che è a tutti gli effetti un mini computer,  effettua una rilevazione del cocktail ormonale ed in base ai valori quantitativi degli ormoni riesce ad individuare i giorni di fertilità certa, i giorni di infertilità certa, ed anche i giorni di fertilità dubbia. La risposta del mini computer avviene per il tramite di un piccolo monitor che visualizza dei colori diversi a seconda del tipo di periodo: fertile, non fertile, dubbio. Occorre però riporre molta attenzione   nell’utilizzo delle risposte di queste apparecchiature, perché alcune di queste sono costruite e vendute come un contraccettivo. Quindi il colore rosso (allarme!) indicherà il periodo fertile perché è quello durante il quale non si devono avere rapporti sessuali per non incorrere in una gravidanza. Per un apparecchio utilizzato per evitare di restare incinte i giorni verdi (tranquilli!) saranno ovviamente quelli non fertili.   Resta quindi evidente che per ottenere una gravidanza i rapporti sessuali andranno effettuati proprio nei giorni in cui queste apparecchiature ci dicono che siamo a rischio.