Il bruciore di stomaco è uno dei più comuni disturbi avvertiti in gravidanza. Ma da cosa può dipendere? E come poter fronteggiare questo pregiudizio? Cerchiamo di andare con ordine e comprendere quali sono i più comuni e frequenti fastidi della donna in dolce attesa e, secondariamente, come affrontare il bruciore di stomaco.
Disturbi più comuni in gravidanza
Lunga è la lista dei disturbi più comuni in gravidanza. Tra i principali si annoverano:
- nausea talvolta accompagnata da vomito mattutino
- bruciore di stomaco
- necessità di urinare spesso
- gonfiore alle caviglie
- mal di schiena
- crampi
- varici.
Come intuibile, tuttavia, l’elenco potrebbe proseguire a lungo. D’altronde – ricordava il Ministero della Salute nel suo materiale esplicativo – “la gravidanza non è uno stato di malattia ma un evento del tutto fisiologico. In certi casi, tuttavia, il suo equilibrio è instabile ed è importante cogliere sin dall’inizio eventuali situazioni patologiche in modo da trovare subito i rimedi idonei a salvaguardare la salute della madre e del bambino”.
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Ma quali sono i disturbi per i quali è necessario riporre particolare attenzione? Si tratta principalmente di tutti quei fenomeni che potrebbero compromettere la stessa gravidanza, e in presenza dei quali si rende pertanto necessario un tempestivo controllo del medico. Si pensi a:
- elevato e improvviso aumento della pressione
- presenza massiccia di albumina nelle urine
- comparsa di edemi importanti agli arti inferiori
- eccessivo aumento di peso.
Non solo: ci sono alcune ipotesi di disturbo che possono essere sintomi di un evento piuttosto grave e tale da pregiudicare il buon esito della dolce attesa. Ecco i principali, sempre sulla base delle comuni linee guida ministeriali:
- se nel corso dell’ultimo trimestre non si avvertono i movimenti del feto per più di 24 ore, la gestante dovrà sottoporsi ad un controllo. In questo periodo, di norma, i movimenti vengono percepiti almeno 8-10 volte nell’arco della giornata.
- la comparsa di contrazioni uterine durature e frequenti, per un periodo di 2-3 ore, può significare minaccia di parto prematuro e quindi occorre consultare subito il proprio ginecologo
- la rottura prematura delle membrane con conseguente fuoriuscita di liquido amniotico oppure perdite ematiche rosso vivo devono suggerire la necessità di un immediato controllo ginecologico o di un ricovero in ambiente idoneo.
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Bruciore di stomaco in gravidanza
Arriviamo infine al bruciore di stomaco in gravidanza, uno dei disturbi più comuni nella donna in dolce attesa. La nota acidità di stomaco è generalmente legata al fatto che il contenuto gastrico si svuota più lentamente del duodeno, per effetto del progesterone, e pertanto l’acido che è normalmente prodotto dallo stomaco refluisce verso l’esofago, creando senso di disagio e talora dolore retrosternale.
Pur comparendo già nel primo trimestre, il fenomeno peggiora nel proseguo della gravidanza, quando l’aumento di volume dell’utero spinge i visceri addominali verso l’alto, con il risultato che chi soffre di disturbi legati all’ernia iatale o al reflusso gastroesofageo vede peggiorare i propri sintomi.
Rimedi contro il bruciore di stomaco in gravidanza
Ad ogni modo, non tutto è perduto. Per prima cosa vi consigliamo di agire sull’alimentazione, provvedendo a compiere dei pasti piccoli e frequenti. Evitate inoltre tutti quei cibi che possono favorire il reflusso (dal caffè al cioccolato), i succhi di frutta, le bibite gassate, quelle zuccherate.
Bevete acqua a piccoli sorsi, costantemente durante la giornata e, soprattutto, quando si avverte la sensazione del reflusso. Coricatevi almeno tre ore dopo cena, dormite con la testa rialzata e non utilizzate farmaci (ove possibili) che riducono la produzione di acido da parte dello stomaco. Se poi non riuscite a risolvere dal sole il problema, potete utilizzare degli antiacidi come il bicarbonato, tisane con camomilla e tisane con malva.