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Bimbo prematuro nasce da mamma cardiopatica

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Qualche giorno fa all’ospedale Molinette di Torino è avvenuto un evento eccezionale: la madre, cardiopatica, necessitava di una immediata operazione per salvaguardare la salute propria e del proprio bimbo, nato prematuro. Donna e bebè ora stanno molto bene, e ringraziano l’efficienza e la professionalità dello staff medico che ha svolto l’ottima operazione.

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L’evento rappresenta una vera e propria “prima volta”: il bimbo, nato in una sala operatoria di cardiochirurgia, è così venuto al mondo nell’unico modo possibile per salvare la vita a lui e alla sua madre 30enne, cardiopatica grave.

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“E’ un evento assolutamente eccezionale” – spiegano dall’equipe medica torinese – “ed è il risultato di una scelta da parte di diverse équipe multidisciplinari che operano e collaborano presso la Città della Salute e della Scienza“.

La mamma, di Torino, aveva deciso di affrontare comunque una gravidanza che poteva essere molto rischiosa per sè stessa e per il proprio feto, a causa della condizione di grave cardiopatia. Monitorata fin dall’inizio dal team ostetrico – ginecologico dell’ospedale infantile Sant’Anna, la donna ha ricevuto in ogni momento tutta l’assistenza necessaria.

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Il rischio principale che ha dovuto affrontare è quello di scarsa ossigenazione del feto: un problema peraltro emerso in maniera piuttosto netta nelle ultime settimane, quando è scaturita la decisione di affrettare i tempi e procedere per il parto cesareo. A metà del settimo mese, intanto, la donna è stata ricoverata nel reparto di Ostetrica ad alta intensità del Sant’Anna.

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Nel corso dell’ultimo giorno di ricovero le condizioni della donna si erano fatte particolarmente difficile, e l’equipe ha rotto gli indugi procedendo al taglio cesareo sulla paziente, tenuta in standby di circolazione extra corporea, come se si trattasse di un intervento cardiochirurgico.

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L’operazione ha dato il buon esito: alle 9.42 di qualche giorno fa è infatti nato Marco, dal peso di 1.550 grammi, sottoposto immediatamente a rianimazione ed assistenza respiratoria e, successivamente, trasferito nel reparto universitario di Terapia Intensiva Neonatale del Sant’Anna.

Attualmente, sostiene il quotidiano La Repubblica che si è occupato del caso, le condizioni generali e respiratorie del neonato sarebbero in progressivo miglioramento. Buone anche le condizioni della madre che, tuttora degente in cardiorianimazione, è comunque sveglia e cosciente. E, soprattutto, da oggi ha un motivo in più per continuare a guardare il futuro con maggiore ottimismo: un bebè che presto la aspetterà per condividere una parte fondamentale delle proprie vite.

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