Il piccolo protagonista della storia di oggi si chiama Finn Jones. Finn è un bimbo nato a Londra l’ottobre dello scorso anno e, nonostante abbia sofferto davvero incredibili pene, ha una voglia di vivere fenomenale, che non viene scalfita nemmeno dalle 5 operazioni al cuore che ha dovuto subire in pochissimo tempo.
Finn è infatti nato con una malformazione che non sembrava dargli possibilità di sopravvivenza: era infatti venuto alla luce con un sistema circolatorio che non permetteva agli organi di ricevere corrette quantità di ossigeno. La patologia sofferta da Finn (tetralogia di Fallot) fino a pochi anni fa generava tassi di mortalità altissimi: i bambini blu (così chiamati per il colore cianotico che avevano appena nati) avevano infatti un tasso di mortalità del 30% alla prima settimana, e del 50% al primo mese.
Ebbene, Finn non solo ha superato la prima settimana, ma anche il primo mese, e quelli successivi. Nelle dichiarazioni dei genitori, Kathryn e Philip, tuttala disperazione per aver scoperto la malattia del figlio: “E’ stato come un pugno nello stomaco” – ha affermato Philip – “hanno fatto il disegno del suo cuoricino, e ci hanno mostrato cosa non funzionava”. I medici dissero quindi loro che avrebbero provato a risolvere il problema con un intervento a cuore aperto: un’operazione dall’elevato rischio, durata oltre 5 ore e conclusasi positivamente.
Tuttavia, pochi giorni dopo Finn ha una ricaduta, una emorragia. Di qui un nuovo intervento, ancora positivo. La sfortuna sembra tuttavia abbattersi su Finn, che nel corso delle settimane successive dovrà subire nuove operazioni.
Ebbene, dopo 5 settimane di ospedale, e 5 interventi salvavita, Finn è tornato a casa. Kathryn e Philip ora sono felici, e ringraziano vivamente i dottori e gli infermieri dell’Evelina Children Hospital, dove il piccolo è stato accudito.