Storie di vita

Bimbo disabile costretto in una stanza – lager

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Ha fatto il giro del web la foto di un bambino disabile, su una sedia a rotelle, costretto in un’aula di scuola dalle dimensioni record… “negative”: due metri per due. Poco più di una cella, uno sgabuzzino che ha indignato il padre di Alessio, il bambino della scuola Pirgotele di Calapalocco, Alessio Simone.

Dopo aver diffuso la storia sui social network, a intervenire in supporto del papà è anche Sinistra Italiana, che ha presentato un’interrogazione parlamentare, chiedendo poi l’intervento diretto del ministro dell’Istruzione Stefania Giannini.

Alessio è un bambino diversamente abile che frequenta la scuola elementare Pirgotele di Casalpalocco a Roma” – ricostruisce Nicola Fratoianni, di Sinistra Italiana – “A quanto pare il padre che si è presentato a scuola senza preavviso nei giorni scorsi lo ha trovato solo in una stanzetta insieme ad un gruppo di materassi accatastati. Condivido la denuncia che la famiglia del bambino ha fatto e la diffusione della foto, perchè mi sembra il minimo di fronte a tanta vergogna“.

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Ma cosa accadrà ora? Le pressioni affinchè il ministro Giannini intervenga si fanno giorno dopo giorno sempre più pressanti, sulla facile considerazione che non si può lasciare un bambino con delle difficoltà in condizioni prive di qualsiasi dignità.

Intervistato, il padre ha parlato di una stanza lager, domandando ai social network supporto per poter ridare la giusta dignità e merito al figlio. E i social network hanno risposto: sul web è scattata una gara di solidarietà tra le scuole romane, disponibili ad accogliere Alessio in una classe che possa rispondere pienamente alle sue esigenze, garantendo un’istruzione giusta. Un diritto per tutti e, a maggior ragione, anche per Alessio.