Bambino

Bimbo autistico espulso da scuola, la reazione vergognosa della mamme dei compagni indigna il mondo. Le parole da brividi sulla chat di WhatsApp: “Una buona notizia”

 

«È un sollievo», scrive una. «Grazie a Dio!», aggiunge un’altra. E ancora: «Che bella notizia per i nostri ragazzi, ora potranno lavorare e stare tranquilli». E ancora:«Finalmente una buona notizia! Era ora che i diritti di 35 bambini venissero rispettati, anziché sacrificati per uno solo». Una storia agghiacciante quella che dal sud America sta ora facendo il giro del mondo. Queste sono le parole usate dalle mamme in un gruppo su WhatsApp, esultando per l’allontanamento dalla classe dei loro figli di un bimbo affetto dalla sindrome di Asperger. Una vicenda che viene dall’Argentina: è accaduta nella scuola religiosa di San Antonio de Padua. E la storia, ripresa dal quotidiano El Pais, sta facendo parecchio discutere. Secondo quanto riportato dal giornale spagnolo, le madri lamentavano scatti violenti da parte del bambino e per mesi hanno fatto pressioni sulla scuola, affinché venisse espulso. (Continua dopo la foto)

bimbodentrorano arrivate a minacciare di non portare più i loro figli a scuola, spostandoli di Istituto. Alla fine la loro richiesta è stata accordata. Di fronte a tanta cattiveria, sono intervenuti alcuni parenti del piccolo. «Ha la sindrome di Asperger, ma è un bambino dolce», ha scritto in difesa la zia sul social, sopra gli scatti della conversazione. «Hanno detto all’Istituto che non avrebbero portato i loro figli a scuola fino a quando non avessero espulso mio nipote. Dovrebbe essere una scuola religiosa e questa è stata la reazione delle madri che lo hanno scoperto. È molto triste». (Continua dopo le foto)

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E proprio questo post ha scatenato il putiferio, denunciando quanto altrimenti sarebbe stato confinato solo in quella scuola. Le parole della zia sono state condivise da migliaia di utenti indignati che hanno costretto l’istituto ad assumere una posizione ufficiale. Hanno detto di aver spostato il bambino per cercare un ambiente più adatto a lui e hanno preso le distanze da quanto scritto dai genitori: «Non ci aspettavamo questa celebrazione e questa gioia. Dobbiamo parlare con i genitori. Non va bene- hanno fatto sapere – e non è normale».