Il filmato di oggi ritrae un bambino alle prese con un ballo ritmato davanti alla tv! Un video che conferma ancora una volta quanto sia elevata la passione dei più piccoli nei confronti della musica, coltivabile fin dai primissimi giorni di età e, perché no, anche prima!
Prima ancora che il bambino nasca, infatti, è possibile fare in modo che la musica possa ricoprire per lui un ruolo molto importante, in grado di costituire una valida alternativa alla fase successiva. Se inoltre volete, in Italia esistono diverse scuole per l’apprendimento musicale dei più piccoli, fondate sul presupposto che la musica possa essere “appresa” così come si fa per il linguaggio umano.
Questi corsi sono destinati a bambini fin dalla più tenera età, naturalmente accompagnati da un adulto. Si svolgono con cadenze periodiche (generalmente non più di una volta alla settimana) e in un ambiente informale che possa essere quanto più accogliente possibile per i bambini. Contemporaneamente, l’adulto accompagnatore apprenderà delle attività musicali che potranno costituire un importante repertorio di gioco da rivivere con il proprio figlio.
Con il passare degli anni (dall’età di 3 anni in su) i corsi verranno finalizzati in attività musicali di gruppo con azioni di imitazione e di assimilazione. Rimane fondamentale l’esistenza di un’atmosfera informale e la relazione di gruppo. Infine, per i bambini in età scolare (dai 6 anni in su) i corsi puntano a favorire l’ascolto, la conoscenza e la capacità di riconoscere gli elementi fondamentali della sintassi musicale, come ad esempio le differenze tra i modi maggiori e quelli minori, o ancora le funzioni tonali di tonica e dominante, e i metri ritmici usuali e inusuali.
In Italia molti di questi corsi sono continuativamente organizzati dall’Associazione Italiana Gordon per l’Apprendimento Musicale, e qui potrete trovare maggiori informazioni.
