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Bambini prematuri: parlar molto li aiuta a crescere

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Stando a quanto afferma una recente ricerca pubblicata sulla rivista scientifica Pediatrics, effettuata coinvolgendo un campione di 36 famiglie i cui bambini erano nati prima della 32ma settimana di gestazione, parlare ai neonati prematuri farebbe bene alla loro crescita.

I neonati prematuri, infatti, hanno bisogno di trascorrere un periodo più o meno lungo in un’incubatrice che – ricreando le condizioni dell’utero materno – possa permettere il prolungamento della fase di loro sviluppo, in un ambiente protetto e attentamente monitorato. Una situazione che tuttavia rende scoraggiati e impotenti i genitori, visto e considerato che mamma e papà spesso si sentono “tagliati fuori” dalla cura del piccolo, e incapaci di svolgere il proprio tradizionale ruolo.

La distanza dall’incubatrice, o ancora il timore di far del male al piccolo e danneggiare la sua salute, spesso innescano delle relazioni psicologiche particolarmente negative, che pregiudicano la corretta relazione tra il bebè e i propri genitori. In ogni caso, c’è tanto che i genitori possono fare per la salute del bambino e, come sostiene una recente ricerca della Brown University, la loro parlata nei confronti del bebè ne accelererebbe lo sviluppo.

La parlata, inoltre, funzionerebbe anche se “registrata”. I piccoli oggetto del monitoraggio, infatti, sono stati collegati a dei registratori per un periodo di tempo giornaliero di 16 ore, per quattro settimana, ricevendo dalle centinaia alle migliaia di parole. In seguito, a 7 e a 18 mesi di vita, i piccoli sono stati sottoposti a dei test utili per poterne verificare lo sviluppo. I ricercatori, in proposito, hanno concluso che coloro che avevano ascoltato il maggior numero di parole avevano altresì mostrato uno sviluppo più marcato sotto il profilo psicofisico.

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