Gli scatti d’ira dei bambini, più conosciuti come capricci, rappresentano per gli adulti comportamenti difficili da capire e da gestire. E’ importante fornire ai bambini una guida precisa e sicura, impartendo regole con frasi brevi e chiare accompagnate da gesti facilmente riconoscibili. Anche in quei momenti e soprattutto in quelli occorre trattarli da adulti. Questo non significa usare la propria voce urlando ma assumere un tono fermo e sicuro, deciso, non alterato dalla rabbia e dalla disperazione. Ecco la domanda che “li smonta e li induce a ragionare”.
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Gli psicologi spiegano che dobbiamo far sì che il bambino si senta rispettato, nel senso di dare valore a quello che sta provando. E allora al momento di una crisi, qualunque sia il motivo, un bambino, a partire dai 5 anni, deve pensare e trovare la risposta relativa a ciò che sta accadendo. Il segreto è guardarlo/a negli occhi e mantenendo la calma chiedergli/le: «È un problema grande, un problema medio o un problema piccolo?».
Un problema piccolo sarà sempre rapido e facile da risolvere. Un problema che il bambino ritiene medio verrà risolto impiegando più tempo e sforzi. Se sarà grande sarà necessario analizzarlo e prestargli maggiore attenzione.