Guide e Consigli

Bambini e lingue straniere, come abituarlo già da piccolo ad essere “un figlio del mondo”

 

 

Esporre un bimbo piccolo ad un’altra lingua prima che abbia imparato l’italiano può confondere le idee? Niente di più retrogrado: “Parlare più lingue fa bene al cervello dei bambini, li rende più curiosi e più flessibili e rende più attivo e sano il loro cervello, e così i dialetti e gli idiomi rari devono essere salvati per questo motivo” dice Antonella Sorace, italiana e fondatrice del Bilingualism Matters Centre dell’Università di Edimburgo, nel Regno Unito. i bambini vanno esposti da subito ad una o più lingue straniere apprendono inconsapevolmente e senza sforzo. Fin dal primo giorno di vita, fin dal nido. Alcuni consigli per avere un bimbo bilingue senza essere genitori stranieri
(continua dopo la foto)

 

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Canti, ninne nanne e filastrocche in lingua straniera non è difficile procurarsene, ci sono tanti titoli nelle librerie. E per chi avesse timore di non avere una pronuncia perfetta molti libri contengono anche cd rom e così si è al riparo da eventuali errori. Da ascoltare magari in momenti sempre quelli, del giorno, ad esempio l’ora del gioco, l’ora della nanna.
Cartoni in inglese l’offerta italiana di cartoni in lingua originale è scarsissima, ma la scelta della lingua originale, dove possibile, è una buona scappatoia. Anche nei dvd. Approfittandone da subito: se il bambino si abitua che da quella macchina che è il televisore la lingua è l’inglese, non avrà modo di opporsi quando diventerà più grande, perché ormai capisce tutto. O quasi.
Anche Let it be va bene: i bambini sono un po’ pappagalli, specie nei primi anni di vita,quindi anche se noi ascoltiamo canzoni in inglese e loro giocherellano in nostra presenza va bene per creare un precedente nel loro linguaggio
Iscriverlo ad una scuola straniera spesso questa è una soluzione proibitiva dal punto di vista economica, ma se aumentasse la domanda anche il prezzo dell’offerta diventerebbe più basso quindi accessibile;
Scegliete una ragazza alla pari: le ragazze alla pari sono molto giovani, desiderose di fare una esperienza in un paese straniero senza spendere, magari guadagnando. E una famiglia italiana con bimbi ha sempre bisogno di due mani in più, meglio se in inglese, così il bimbo si relaziona a quella persona con quel codice. L’affare è fatto. Bisogna soltanto stare attenti nella scelta, perché la ragazza “alla pari” sia un aiuto e non un figlio aggiunto, come purtroppo spesso accade, data la loro età e la scarsa propensione alle responsabilità.
Ricordiamoci che se per la generazione delle mamme imparare l’inglese era una opportunità di lavoro in più per i nostri figli è una questione di sopravvivenza.