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Bambini e biberon: potrebbe risentirne lo sviluppo del cervello e della manualità

Uno studio scientifico condotto dall’Università di Washington conferma il ruolo fondamentale che gioca l’allattamento al seno e, quindi, l’alimentazione del neonato a base di latte materno. La ricerca scientifica da sempre attesta la correlazione tra rafforzamento del sistema immunitario del bambino e allattamento naturale ma i risultati della ricerca americana svelano associazioni finora sconosciute. In particolare, è stato dimostrato che l’allattamento artificiale potrebbe determinare la mano dominante del bebè aumentando le probabilità che cresca mancino. Lo studio consentirà di procedere con una serie di altre ricerche atte a indagare nel dettaglio tutti gli aspetti che influiscono sulla manualità dei bimbi.

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Allattamento artificiale? Il tuo bimbo potrebbe crescere mancino

I ricercatori americani hanno eseguito le indagini scientifiche monitorando circa 60mila bambini e madri giungendo ai risultati poi pubblicati sulla rivista Journal Laterality Asymmetries of Body, Brain and Cognition, in un contributo intitolato “Breastfeeding and handedness: a systematic review and meta-analysis of individual participant data”, in italiano “Allattamento al seno e allegria: una revisione sistematica e una meta-analisi dei dati dei singoli partecipanti”. Lo studio, affiancandosi ad altre autorevoli ricerche sull’argomento come quella di Edimburgo, conferma la correlazione tra allattamento artificiale e sviluppo cerebrale del neonato. A quanto pare, come spiega Philippe Hujoel, autore della ricerca, “L’allattamento al seno ottimizza il processo che il cervello subisce quando si rafforza la manualità”; da qui la possibilità che i bambini allattati artificialmente crescano con la mano predominante sinistra. Ciò non toglie, come tengono a sottolineare i ricercatori, che lo sviluppo della manualità del piccolo sia comunque determinata anche da un fattore genetico e non esclusivamente dalla qualità dell’alimentazione neonatale.

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L’allattamento al seno gioca un ruolo fondamentale nello sviluppo dei neonati prematuri, lo studio di Edimburgo

Arriva sempre dall’estero un ulteriore studio scientifico che sostiene l’importanza fondamentale dell’allattamento naturale del neonato. La ricerca è da attribuire al laboratorio Jennifer Brown, nel Centro di ricerca sulla salute riproduttiva dell’Università di Edimburgo secondo il quale il latte materno giocherebbe un ruolo fondamentale nello sviluppo dell’apparato cerebrale dei neonati prematuri. lo studio, pubblicato sulla rivista NeuroImage, e intitolato “Early breast milk exposure modifies brain connectivity in preterm infants” è stato condotto su un gruppo di 47 bambini nati prima della 33esima settimana di gestazione e attesterebbe che i neonati nutriti per almeno tre quarti della terapia intensiva con latte materno beneficerebbero di una migliore connettività cerebrale rispetto agli altri. Come puntualizza il Dottor James Boardman, autore della ricerca “Le madri di neonati prematuri dovrebbero essere supportate nel fornire latte materno mentre il loro bambino è in cura neonatale. Questo potrebbe dare ai loro figli migliori possibilità di sviluppare un cervello sano”.