L’assistenza a gravidanza è un diritto che ogni donna dovrebbe veder garantito nel corso della propria gestazione, ma tra lunghe liste di attesa e prenotazioni quasi inottenibili a call center che non rispondono mai, l’impresa risulta quasi impossibile. Di fatti, per usufruire di una ecografia ostetrica, il tempo di attesa può arrivare anche a 9 mesi in alcune strutture pubbliche, invece, lo screening metabolico viene eseguito solo in metà delle strutture pubbliche nazionali.
Questi i dati sconfortanti che emergono da una indagine denominata ‘Percorso nascita, indagine civica sulle prestazioni sanitarie. Focus sugli screening neonatali’.
La ricerca, effettuata in 51 strutture italiane che ospitano da 500 a più di 2500 partorienti l’anno, emerge che gli organismi in cui si partoriscono più di 2.500 bambini, garantiscono più servizi e assistenza alle neo mamme.
Inoltre, alcune regioni come la Toscana, la Liguria e l’Emilia Romagna, garantiscono lo screening metabolico su tutti i neonati, mentre in regioni quali l’Abruzzo, la Campania e la Calabria non forniscono l’esame, nel Lazio e nella Sicilia solo alcune strutture riescono a garantirlo.
