I bambini appena nati sono una gioia, un tripudio di felicità per mamme papà nonni e l’intera famiglia. Col fiocco al portone condividiamo anche con i passanti la nostra felicità, ma l’unico che di lì a poco sarà costretto a guadagnarsela, la sua felicità, è il papà del bebè. Una donna dopo il parto merita comprensione, è una esperienza travolgente per corpo e mente, il bambino le assorbe tutte le energie, e il marito passa spesso in secondo piano, se hai già un altro figlio, anche al terzo. Ecco cinque regole per non fare di tuo marito un infelice papà di tuo figlio.
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Ed ecco le cinque regole.
Prima regola: non assegnargli compiti come il cambio dei pannolini o il buttare i pannolini sporchi. Cerca collaborazione, ma non inchiodarlo al ruolo di aiutante di scarso valore;
Seconda regola: chiedi la sua collaborazione senz’altro per andare un’ora dal parrucchiere o per un massaggio, tra una poppata e l’altra. Ti sentirai meglio, e avrai avuto il tempo di sfogliare una rivista femminile, che fa tanto relax.
Terza regola: non rinchiuderti in casa col bambino: le sue esigenze sono pari alle tue, non ha più freddo di te, ha solo bisogno della sua mamma o del biberon per mangiare all’occorrenza, tanto la cacca la fa indipendentemente da dove ti trovi. Quindi continua a mantenere uno stile di vita il più possibile normale, a misura di coppia, incluse gite domenicali.
Quarta regola: non prendere l’abitudine che lui, per dormire, se ne va sul divano. Ci va la prima notte, la trova una soluzione comoda, poi è più difficile tornare indietro. Non chiamarlo “papà!”. Chiamalo sempre per nome!!!
Quinta regola: il miglior investimento è quello di farsi aiutare, specie nella prima fase. Non tanto dalla puericultrice quanto da una tata che possa aiutarti a sganciarti, per qualche ora, dalla meravigliosa creatura (si fa fatica, si sa!). Specie di sera. Non rinunciare ad un vestito elegante, sebbene di una taglia in più, e cerca del tempo da trascorrere con il tuo uomo. Tanto se il bimbo ha bisogno di te… la tata ti chiama.
