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Allattare: è giusto imporre orari ai bambini?

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L’eterno dilemma (uno dei tanti!) che assilla le menti delle giovani madri è se sia necessario allattare ogni volta che il bimbo lo richiede, o cercare di abituare il bambino a rispettare alcuni orari di riferimento, fin dalla tenerissima età.

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Ebbene, cominciamo con il rispondere a questo eterno quesito ricordando che, in realtà, non esiste un riscontro unico. Tutto dipende dal contesto di riferimento, dalla soggettività e dalla “fortuna” delle madri nell’avere a che fare con un bebè particolarmente “svizzero”, o un bebè che invece si sveglia ogni 90 minuti richiedendo costanti poppate.

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Se proprio, per tentativi di sintesi, dobbiamo cercare di individuare una soluzione, probabilmente la stessa andrebbe ricercata nella possibilità di trovare l’equilibrio tra l’allattamento a richiesta e l’allattamento a orario. Cercate quindi di sforzarvi nel riconoscere i bisogni del piccolo, individuando se il bebè ha mangiato a sufficienza, e se i suoi “richiami” corrispondono a una fame reale o al semplice bisogno di avervi con sè per qualche coccola.

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Sulla base di tutto questo, cercate altresì di tenere in valutazione che in realtà il piccolo, pur dipendendo in tutto e per tutto dalla madre, è comunque capace di regolarsi da solo. Pertanto, il suo istinto lo condurrà a richiedere il latte quando ne ha bisogno. Purtroppo per voi, alcuni hanno l’abitudine di fare piccole poppate ma molto frequenti, mentre altri preferiranno fare meno poppate ma molto più nutrienti (e di conseguenza, le “sessioni” dureranno più a lungo).

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Sancito quanto precede, tenete conto che la poppata non è di per sè un momento da vivere con stress o tensione. Anzi, la poppata fa bene anche alla madre, visto e considerato che permette alla donna di stabilire le capacità di nutrimento del pargolo, e mantenere costante la produzione di latte. Nel momento in cui la donna mette al mondo il figlio, infatti, il livello di progesterone si abbassa, facendo alzare – di contropartita – la prolattina, l’ormone della gravidanza che ha, tra i vari compiti, quello di stimolare la regolazione del latte. In tal merito, a captare tali ormoni sono gli alveoli mammari, che aumentano di numero quando le poppate sono ravvicinate.

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Tuttavia, quando il latte viene prodotto molto velocemente, anche i livelli della proteina dell’inibizione del latte aumentano, e se il seno non si svuota, la concentrazione diventerà talmente elevata da rallentare la produzione del latte. Naturalmente, ciò non significa che dovreste incoraggiare il bimbo a mangiare sempre più spesso.

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L’equilibrio potrebbe essere raggiunto utilizzando un tiralatte e conservando il latte per il futuro: fate naturalmente attenzione alle modalità di estrazione e di conservazione. Una piccola accortezza che vi garantirà le giuste “scorte” per il benessere del piccolo.

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